il parere del Meetup Spoleto 5 Stelle
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Ora è la volta di applicare il principio di precauzione – si avete capito bene – non per un interesse comune come la tutela della salute, ma per lo svolgimento degli spettacoli del Festival che, a dire della maggioranza, “potrebbero potenzialmente” essere disturbati dalle sorgenti sonore degli esercizi commerciali locali che vengono intimati al totale silenzio secondo un calendario che solo a leggerlo manda in confusione.
Questo è il sunto dell’ordinanza sindacale n.113 del 28/06/2019, uscita stranamente in avvio di manifestazione.
Chiediamo quale sia la visione di questa amministrazione per il rilancio della città e se il turismo venga considerato un volano fondamentale. Intimare il silenzio agli esercizi commerciali aiuta il raggiungimento di questo obiettivo?
Per un’ordinanza del genere il disturbo doveva essere obbligatoriamente accertato e specificato nel dettaglio, e solo nel verificarsi di questo caso si doveva convergere in una direzione equilibrata che invitasse i titolari degli esercizi commerciali interessati ad una maggiore attenzione relativamente al volume delle sorgenti sonore.
Il Festival deve essere valorizzato nel contesto dell’insieme delle attività di attrazione della città in una visione sinergica del potenziale di offerta turistica della nostra Spoleto.
L’ordinanza la riteniamo quindi priva delle dovute riflessioni, poco equilibrata e trasparente. Evidenzia da parte dell’amministrazione la totale mancanza di un progetto di valorizzazione turistica. Perché ogni manifestazione, compreso il Festival, è di tutti; spoletini compresi.
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