La nota stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
È di questi giorni la notizia dell’iniziativa della giunta comunale di trasformare la città di Spoleto in una sorta di Silicon Valley del sud dell’Umbria.
E tra le varie iniziative ne figura una che appare del tutto inadeguata e inappropriata per la nostra città.
Sembra del tutto inutile infatti affidare ad una società esterna la redazione di un capitolato di spesa per la progettazione di una app per dispositivi mobili che consenta il pagamento delle quote di parcheggio.
Dalle notizie trapelate sembrerebbe che questo diventerà l’unico metodo di pagamento; un problema senza dubbio evidente, considerando che il turista (ma anche il cittadino) dovrebbe avere la possibilità di poter pagare con il maggior numero di modalità, dai contanti alle carte di credito, o anche attraverso le moderne app installate nei nei nostri smartphone.
Il fatto è che in Italia esistono già decine di app che consentono il pagamento delle quote di parcheggio, esse infatti corrispondono ai tanti operatori commerciali attraverso i quali un comune, con una semplice convenzione, può attivare il servizio.
Non capiamo perché un cittadino di Spoleto, o un turista, debba essere costretto ad installare una nuova app rispetto a quelle che sono già disponibili sul mercato e sui vari smartphone.
Rimane difficile quindi capire la ragione di affidare ad una società terza la progettazione e la realizzazione di un’ applicazione che invece è già disponibile sul mercato.
Questa decisione evidenzia la distanza dalle reali esigenze della città dell’amministrazione comunale, c’è un problema decennale legato alla nostra mobilità alternativa e alla mancanza di indicazioni efficaci per i turisti. Questo porta ad arrangiarsi alla vecchia maniera, scrivendo con il gessetto per terra; un’ immagine sicuramente non degna per una città come Spoleto.
Le proposte fatte sono senza dubbio slegate dalle esigenze della realtà cittadina, scelte fatte per rincorrere delle “mode” urbane che poco interessano agli spoletini; poche idee e molto confuse.
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