Spoleto, agente aggredito in carcere

  • Letto 2371
  • Testata_Due_Mondi_newsAncora al centro delle cronache un carcere dell’Umbria.

    Spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale dell’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Ancora una volta siamo costretti a dare notizia dell’ennesimo atto di violenza a danno di un poliziotto penitenziario dell’Umbria. L’altro ieri all’interno della casa reclusione di Spoleto un detenuto italiano del circuito penitenziario alta sicurezza all’improvviso e per futili motivi ha aggredito a pugni un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria che è riuscito  a limitare i danni, anche grazie ad altri detenuti presenti che hanno bloccato l’aggressore. Siamo vicini al nostro collega che è uscito dal pronto soccorso con una prognosi di 5 giorni con gli auguri per una rapida guarigione. Nonostante era da tempo che tali atti non avvenivano a Spoleto, dove la stragrande maggioranza di detenuti partecipa alle attività rieducative, come sappiamo sulla nostra pelle, è fisiologico che possano capitare tali situazioni critiche. Quello di cui abbiamo più timore è dell’inevitabile abbassamento dei livelli di sicurezza, che oltre a farsi sentire all’interno del carcere di Spoleto si riperquoterù sulla società esterna, dovuto al taglio dell’organico della Casa di reclusione di Spoleto di oltre 70 unità e di tutta l’Umbria, operato dal Ministero della Giustizia ad ottobre 2017”.

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    Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime la solidarietà al poliziotto penitenziario di Spoleto coinvolto nel grave episodio e sottolinea che “nelle carceri umbre si contano sistematicamente atti di autolesionismo, tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria, colluttazioni e ferimenti”. Per il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria “lasciare le celle aperte più di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti – lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attività – è controproducente perché lascia i detenuti nell’apatia: non riconoscerlo vuol dire essere demagoghi ed ipocriti”. E la proposta è proprio quella di “sospendere la vigilanza dinamica”: sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili”. 

    Capece torna a sottolineare l’alto dato di affollamento delle prigioni italiane: “oggi abbiamo in cella 58.087 detenuti per circa 45mila posti letto: 55.646 sono gli uomini, 2.441 le donne. Gli stranieri sono il 35% dei ristretti, ossia 19.818.  Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria e se non accadono più tragedie più tragedie di quel che già avvengono è solamente grazie agli eroici poliziotti penitenziari, a cui va il nostro ringraziamento. Un esempio su tutti: negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 18mila tentati suicidi ed impedito che quasi 133mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.

    I dati ci confermano”, conclude il leader nazionale del SAPPE, “che le aggressioni, i ferimenti, le colluttazioni – che spessissimo vedono soccombere anche gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sempre più contusi e feriti da una parte di popolazione detenuta prepotente e destabilizzante – sono sintomo di una situazione allarmante, per risolvere la quale servono provvedimenti di tutela per gli Agenti e di sicurezza per le strutture carcerarie e certo non leggi che allarghino le maglie della sicurezza penitenziaria. Avere carceri meno affollate e più moderne non vuol certo dire aprire le porte delle celle, come pure prevedeva questa scellerata riforma penitenziaria!”.

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    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....