Sabato 14 maggio, ore 21
Nonostante tutte le difficoltà che il mondo della scuola ha affrontato in questi ultimi due anni, il laboratorio teatrale “La Fabbrica dei sogni”, dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2, è riuscito a mettere in scena lo spettacolo “La Smart Odissea”. Davvero un lavoro ben fatto, quello che gli attori in erba, diretti dalle prof.sse Flavia Tizi e Adele Sammarco, hanno presentato sul palco del teatro Giancarlo Menotti di Spoleto sabato 14 Maggio. Il laboratorio teatrale, per le giovani generazioni, rappresenta un’opportunità di formazione straordinaria, consentendo non solo la loro crescita didattica ma anche emotiva ed emozionale. L’anima del principio pedagogico del laboratorio è il desiderio di stare insieme, di raccontarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi e conflitti. Una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno degli allievi attori protagonisti del proprio percorso e il regista, accompagnatore e facilitatore, disponibile a navigare con i ragazzi tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra bonacce e tempeste della crescita.
L’Odissea è stata interpretata in chiave moderna, pur rispettando la funzione dei personaggi di Omero e la loro collocazione nella storia.
Lo spettacolo, attraverso Ciclopi, Maga Circe, Polifemo, Nausica, Calipso, si è avventurato in esilaranti dialoghi in dialetto spoletino, in balletti e canzoni fino ad arrivare alla conclusione della serata con la coinvolgente canzone “Ciao Ciao” della Rappresentante di Lista, revisionata per l’occorrenza in funzione del grande classico della letteratura. Il teatro è un mondo meraviglioso capace di divenire magico se solo lo si guarda con gli occhi dei bambini, anche se si è adulti. Incuriosire ed appassionare i più giovani è una delle sfide più significative che le insegnanti Sammarco e Tizi ogni anno affrontano, mettendo al centro del loro lavoro proprio i giovani. Quest’anno è stata la volta dell’ Odissea Smart, liberamente ispirata all’omonima opera omerica, e riadattata proprio per un pubblico giovane, che ha delle precise necessità quando approccia alle opere teatrali, che dunque devono avere non solo un linguaggio comprensibile, ma anche efficace ed accattivante. La storia, così come è stata raccontata nello spettacolo in scena al Teatro Menotti è stata coinvolgente, perché ha puntato l’attenzione sulle avventure di Ulisse, sulle sfide che l’eroe ha dovuto affrontare nel corso del suo viaggio, smorzando molto i toni epici, ed è stato proprio questo modo di raccontare la storia di Odisseo che ha fatto sì, che il protagonista, Matteo Brazzini, riuscisse a catalizzare l’attenzione dei presenti in platea.
Nessun videogioco avrebbe potuto dare ai giovani le stesse emozioni provate in teatro nel vedere un affascinante Ulisse alle prese con Poseidone, Polifemo, Eolo, la Maga Circe, le sirene… Un sapiente intreccio di avvenimenti, lungo il ritorno ad Itaca, che è stato fluido ed appagante con importanti flash sull’uso consapevole dello smartphone e di quanti rischi si celano dietro l’errato uso del device. Più di un’ora di spettacolo, un ottimo esempio di come si possa fare teatro con professionalità, competenza e tanto entusiasmo, anche a scuola.
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