Il borgo fantasma di Monterano, meraviglia architettonica del Lazio

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  • Storia del paese fantasma più bello d’italia, set del film Il Marchese del Grillo – foto

    di Alessio Cao 

    (DMN) – Il paese fantasma di Monterano è una delle perle nascoste del Lazio, una realtà sospesa nel tempo che conduce il visitatore, passo dopo passo, in pieno barocco italiano, permettendogli di vivere un’esperienza unica, un balzo nel tempo, accompagnato dalle spettacolari realizzazioni architettoniche della scuola del Bernini.
    L’antica Monterano sorge su un’altura tufacea ben difendibile. I primi insediamenti in zona sono di epoca etrusca, ma di questi ormai non rimane traccia. Passato prima sotto la dominazione romana, il borgo è poi cresciuto nel tempo e verso la fine del 1300 divenne famoso per i suoi capitani di ventura Gentile e Coluzia. Nel 1500 fu poi acquistato dagli Orsini e decollò definitivamente nel secolo successivo.
    Acquistato dalla famiglia Altieri, venne ristrutturato da Emilio Bonaventura Altieri, meglio noto come Papa Clemente X. Nacquero con lui la Chiesa – Convento di Bonaventura e la fontana ottagonale, meraviglie architettoniche ancor oggi visibili e la facciata del palazzo nobiliare, decorato da una bellissima fontana sormontata da un leone. Tutte queste opere furono realizzate da Gian Lorenzo Bernini e dai discepoli della sua scuola.
    Appena cento anni dopo iniziò il declino economico e demografico del paese, a causa di un’epidemia di malaria e dal saccheggio di fine 1700 ad opera dell’esercito francese, che distrusse ed incendiò gran parte dell’abitato.
    La visita al borgo è quanto mai affascinante. La piazza antistante la chiesa di Bonaventura, utilizzata anche come set nel famoso film di Alberto Sordi, “Il Marchese del Grillo”, è un’opera unica, che reca inconfondibili i segni della scuola del Bernini, in particolare nella facciata dell’edificio di culto.
    Altrettanto interessanti il palazzo baronale e la chiesa distrutta di San Rocco ubicati al centro dell’ormai diruto borgo fantasma.
    Chiudiamo con una nota di folclore. All’interno della chiesa di San Bonaventura è nata una pianta di fico, dell’età di circa 200 anni. Un albero imponente, con un fusto di circa 3 metri di circonferenza ed alto oltre 9 metri. Leggenda vuole che al suo interno, dopo la distruzione del paese, si sia rifugiato il Genius Loci di Monterano, entità soprannaturale della mitologia romana, custode del luogo e delle sue ricchezze.
    Che sia vero o meno Monterano, incorniciato dalle montagne della Riserva Naturale Regionale , mantiene intatto il suo fascino fuori dal tempo, abbaglia e stupisce il visitatore come pochi altri luoghi dimenticati saprebbero fare.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....