La responsabile UNCEM Umbria e sindaco di Vallo di Nera sul disegno di legge sullo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane approvato dal Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi il disegno di legge sullo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane. Vengono introdotte misure, anche fiscali, per sostenere la crescita dei Comuni montani e per combattere lo spopolamento.
“È positiva l’approvazione da parte del Governo Draghi, su proposta del Ministro Gelmini, del disegno di legge sulla Montagna, al quale ha lavorato anche Uncem. Un atto importante che ora richiede un’azione forte del Parlamento. In particolare sul fronte della fiscalità. Il Presidente Draghi sa che l’Italia è all’84% rurale. E al 56% montagna. Servono azioni decisive, quelle che il PNRR non ha previsto efficacemente e compiutamente. Servono azioni per sgravare le imprese e i negozi di montagna da imposte. Servono atti concreti per ripensare il modello organizzativo dei servizi. Senza asili nido, medici, la montagna continuerà a spopolarsi. Evitiamolo, anche grazie ai provvedimenti contenuti in questo disegno di legge approvato oggi in Consiglio dei Ministri”.
Lo afferma Agnese Benedetti, responsabile Uncem Umbria e sindaco di Vallo di Nera.
Dal 2011 al 2019 nei Comuni totalmente montani la popolazione ha subito un calo di 149.371 unità e la densità abitativa media si è assestata su 61 abitanti/kmq, a fronte di una media nazionale pari a 197 abitanti/kmq. Alpi e Appennino sono decisivi e determinanti per il Paese. Siamo certi che il Governo, con la Ministra Gelmini, il Presidente Draghi, tutti i Ministri e i Parlamentari agiranno insieme e in tempi rapidi. Servono visione e risorse. Determinate zone, soprattutto di montagna e di crinale, sono ormai da tempo abbandonate. “C’è bisogno di coesione territoriale, e questo nuovo articolato è importante. Lo sviluppo economico, la gestione dei fondi del PNRR, la necessità di garantire medesime opportunità devono essere garantite a tutti i territori, se vogliamo che nessuno sia lasciato indietro”, sottolinea Benedetti.
Lascia un commento