Successo per l’iniziativa del Partito Democratico. Ospiti d’onore Anna Ascani e Camilla Laureti. Galleria fotografica
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Dall’Europa a Spoleto passando per il Governo nazionale la parola d’ordine è: interconnessione fra transizione digitale, ambientale, imprenditoriale, tra stati, regioni, piccole e grandi città.
Il messaggio è stato lanciato, davanti a un folto pubblico, durante l’iniziativa organizzata dal Pd di Spoleto al Cantiere Oberdan sul tema “Transizione digitale – Un enorme potenziale di crescita per l’Europa”.
L’incontro, moderato dal Consigliere comunale del Pd e vicecapogruppo Federico Cesaretti, è stato aperto dal vicesindaco e segretario del Pd, Stefano Lisci al quale hanno fatto seguito gli interventi dell’onorevole Camilla Laureti, Segretaria provinciale del Pd ed Europarlamentare, dell’onorevole Anna Ascani, Sottosegretaria al ministero dello sviluppo economico, di Letizia Pesci assessora alla Transizione digitale e del Sindaco Andrea Sisti. Infine un prezioso contributo alla discussione è stato offerto da Flavio Stano, giovane e brillante universitario, nativo digitale, membro della segreteria del Pd di Spoleto.
Gli interventi sono stati preceduti dalla proiezione del video: “Cento anni di industria a Spoleto – Dall’Unità d’Italia agli anni ‘60”, realizzato dall’assessorato alla cultura guidato da Danilo Chiodetti. Ciò ha permesso di entrare nel vivo del tema dell’incontro partendo da ciò che eravamo per descrivere ciò che saremo secondo gli intendimenti dell’amministrazione comunale che punta alla digitalizzazione completa del territorio comunale entro il 2026 per essere al passo con le sfide che la nuova organizzazione sociale ed economica impone. Un’opportunità che l’Italia, al ventesimo posto in Europa su questo fronte, deve saper cogliere approfittando dei piani di sviluppo che l’Unione sta mettendo in campo in maniera armonica per non lasciare indietro nessun Paese. Ma dotare un territorio degli strumenti non basta. Occorre creare le condizioni per un uso corretto e ottimale di quegli strumenti. E’ infatti emblematico che l’Umbria in campo nazionale sia al primo posto per dotazione di strumenti informatici e fanalino di coda nell’utilizzo delle loro enormi potenzialità.
Formazione è quindi l’altra parola chiave verso la quale saranno indirizzati gli sforzi dell’amministrazione comunale affinché la maggior parte dei cittadini siano in grado di destreggiare almeno con i sistemi digitali di base.
Servizi pubblici e privati, imprese, professionisti e singoli cittadini saranno messi nella condizione di fruire in modo intelligente delle opportunità che derivano da una digitalizzazione diffusa dal centro cittadino alle frazioni e ai più sperduti vocaboli. Un passaggio epocale, che rivoluzionerà l’approccio alle attività lavorative e alla vita nel suo complesso, ma che non lascerà al palo chi per qualsiasi ragione non può o non vuole approcciarsi alle nove tecnologie. Il processo non azzererà quindi le attività e le modalità tradizionali con un colpo di spugna. E’ cura del Governo nazionale indirizzare e modulare l’approccio con i nuovi sistemi di organizzazione economica e sociale del Paese. Europa, Italia e territori quindi. Una triangolazione che consentirà al vecchio continente di marciare nella stessa direzione come ci ha insegnato la pandemia, come ci sta insegnando la guerra in Ucraina.
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