I mmessaggi di cordoglio. Sabato i funerali a San Martino in Trignano
Don Gianfranco Formenton, 62 anni, Parroco di S. Angelo in S. Angelo in Mercole, S. Martino in Trignano e Montemartano, oltre che Assistente ecclesiastico del gruppo scout AGESCI Spoleto 1, nel pomeriggio di oggi, è tornato alla Casa del Padre. Don Gianfranco era ricoverato da qualche giorno all’ospedale San Giovanni Battista di Foligno in coma irreversibile dopo un malore avuto nel giorno di Natale. I funerali saranno celebrati dall’arcivescovo Boccardo nella chiesa di San Martino in Trignano, sabato 7 gennaio alle ore 10.30.
Di seguito i messaggi di cordoglio giunti in redazione:
Andrea Sisti, Sindaco di Spoleto – Nonostante conoscessimo la gravità delle condizioni di salute di Don Gianfranco, abbiamo sperato fino all’ultimo che la sua forza e la sua determinazione potessero aiutarlo a superare questa condizione di estrema criticità.
Purtroppo così non è stato e la sua scomparsa sottrae alla città non solo un sacerdote rigoroso e appassionato, ma anche un uomo capace di vivere la fede in maniera vibrante, consapevole, vivace.
Don Gianfranco Formenton ha saputo stare tra la gente, tra i tanti parrocchiani e cittadini che hanno saputo negli anni apprezzarne la tempra e la forza d’animo e che, per questo, gli hanno voluto sinceramente e concretamente bene, perché aveva in sé la capacità di intensificare le relazioni umane, di fortificare i legami, di vivere responsabilmente e con lealtà sia il suo essere uomo di chiesa, sia i convincimenti che hanno guidato il suo percorso terreno.
Ci mancherà, mancherà a tanti, ma il valore della sua condotta, gli insegnamenti che ci lascia sono semi che germoglieranno ancora, perché avranno in dono la sua tenacia, perché abbiamo in dono il ricordo di ciò che è stato.
Aurelio Fabiani, Associazione culturale Casa Rossa – Ciao Gianfranco, per più di venti anni sei stato un fratello, il compagno di tante battaglie. Contro la guerra in Iraq, contro la Centrale a Biomasse, contro padron Castiglioni, per la libertà dei giovani anarchici arrestati, contro il razzismo della Lega e i cappellani militari.
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