Il comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
“Nei giorni scorsi è stato votato, nel consiglio regionale umbro, un atto che riguarda il punto nascite del nosocomio di Spoleto. In discussione c’era il DEFR (Documento di Economia e Finanze Regionale) 2022-2024.
Ma occorre precisare, perché le parole sono importanti, che contrariamente a quanto dichiarato dalle forze di minoranza, nessun emendamento al DEFR è stato approvato. Quello che la minoranza color giallo-rosso sbiadito ha sbandierato, non è di fatto una modifica delle tabelle economiche regionali, ma semplicemente una modifica al documento di approvazione del DEFR, cioè la cosiddetta risoluzione che approva il DEFR vero e proprio.
Questo fatto, che sta alla base della mistificazione perpetrata dagli ex Renziani ed ex grillini, significa semplicemente che la proposta fatta, e peraltro modificata e votata da tutti i gruppi in consiglio, non ha cambiato di un euro le finanze della Regione, cosi come non ha modificato di neanche una virgola gli impegni, già assunti più volte, dalla Giunta regionale e dalla Presidente Tesei.
Alla base della proposta PD-5 Stelle dunque non ci sono stanziamenti, non ci sono coperture economiche, non ci sono fondi, non c’è un euro di spesa, se non quello relativo al tempo perso, da loro, per la redazione di qualche post o comunicato stampa di bandiera.
Quello che resta e vale, è l’impegno politico ed economico preso dalla giunta Tesei, che situazione alla mano, si sta, mano a mano, rispettando
Concludiamo con due considerazioni.
La prima è che ogni impegno preso dalla giunta regionale può, ovviamente rientrare, solo nel quadro e negli scenari già previsti nel prossimo piano sanitario regionale.
La seconda è che, contrariamente a quanto affermato in alcuni post, nelle scorse ore non abbiamo mai visto la Presidente Tesei né all’angolo, né con le spalle al muro”.
Questa la nota della Lega Spoleto.
A Spoleto della Lega e della Tesei conosciamo i fatti. Avevamo un ospedale, c’è l’hanno chiuso per tanti mesi. Medici e infermieri non sono stati assunti. Il punto nascita è tutt’ora chiuso, la chirurgia, il pronto soccorso e altri reparti azzoppato. Il centro sinistra vende fumo sicuramente, il centro destra, altrettanto sicuramente ha praticamente ammazzato l’ ospedale San Matteo.