“La difesa del presidio ospedaliero di Spoleto e delle sue funzioni rientra nella piu’ generale e decisiva battaglia per la difesa della sanità pubblica contro ogni tentativo esplicito o nascosto di privatizzazione”
Oggi pomeriggio – scrive in una nota Ladislao Cerasini Segretario generale Lega SPI CGIL Spoleto – una folta delegazione dello SPI CGIL di Spoleto, ha svolto un presidio di fronte all’ingresso del San Matteo degli Infermi di Spoleto. Si è inteso protestare contro la forte riduzione dei servizi sanitari ,conseguenza della scelta della Regione di concentrare l’attività del’ospedale di Spoleto sugli interventi COVID.
Secondo lo SPI CGIL ,il necessario intervento a tutela di chi viene purtroppo colpito in maniera acuta dal COVID, deve prevedere anche la tutela di chi ha altre emergenze sanitarie(cardiache , tumorali o di altro tipo). Questa tutela viene fortemente meno in un territorio come quello del bacino Spoleto-Valnerina ,che riguarda oltre 60 mila abitanti.I piu’ colpiti da questa situazione rischiano di essere proprio i piu’ anziani, che rappresentano il 26% della popolazione del bacino. Senza tener conto poi che la cittadinanza della Valnerina già stremata dal sisma, vede spostarsi il punto di riferimento di intervento sanitario da Spoleto a Foligno o Terni, cioè ad oltre 70 km da quei territori. Consideriamo tutto cio’ inaccettabile, come hanno sottolineato nel corso del presidio Ladislao Cerasini, segretario della Lega SPI CGIL di Spoleto e Mario Bravi, segretario provinciale dello SPI CGIL di Perugia. Nell’esprimere piena solidarietà ai lavoratori della sanità ,impegnati in un lavoro al tempo stesso delicato e difficile ,gli intervenuti hanno auspicato il rafforzarsi di una mobilitazione unitaria, che faccia cambiare gli orientamenti e le scelte sbagliate della Giunta Regionale dell’Umbria. La difesa del presidio ospedaliero di Spoleto e delle sue funzioni – conclude il comunicato stampa- rientra nella piu’ generale e decisiva battaglia per la difesa della sanità pubblica contro ogni tentativo esplicito o nascosto di privatizzazione!
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