La consigliera comunale: «lasciamo fuori le questioni di partito
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Tra ‘manine’ e mani l’unica cosa di cui sembra ci si dimentichi in questi giorni è l’interesse dei cittadini e il futuro delle loro città.
Candidamente infatti, il Senatore del M5S Stefano Lucidi, dichiara che il Governo ha deciso di accentrare la gestione del sisma e declassare i Presidenti delle Regioni colpite dal terremoto del 2016, per esautorare il Partito Democratico al quale appartengono tutti e quattro. Sarebbe una scelta gravissima. Sono convinta, e lo ripeto da mesi, che su alcuni temi ci sia bisogno di unirsi, di superare gli steccati tra i partiti e tra questi e forze civiche come quella che rappresento. E quello del terremoto è forse il tema per definizione sul quale questa unione deve essere ricercata.
In un momento come quello che stanno vivendo i cittadini delle quattro regioni, infatti, quello dell’appartenenza partitica mi sembra l’argomento meno importante tra tutti quelli che si potevano scegliere per spiegare delle decisioni.
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Non sono sola. Su questa linea anche due esponenti lontani dal Pd come il deputato di Forza Italia Raffaele Nevi e Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, che ha parlato dell’emendamento del Governo come di un “nuovo terremoto”.
Segno di una convergenza larga sul fatto che in alcuni momenti non esistono partiti ma solo le esigenze dei cittadini e, in questo caso, quella di velocizzare ulteriormente la ricostruzione. Sembra invece che di fronte a una sfida che riguarda non una città o una Regione ma il cuore dell’Italia centrale qualcuno si soffermi ancora su una questione ‘partitica’, come se la gestione post-terremoto fosse un centro di potere dal quale eliminare qualche ‘mano’ di troppo.
Camilla Laureti
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