Banco Desio chiude la filiale di Castel Ritaldi, il Sindaco insorge “Sarò in prima linea”

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  • Elisa Sabbatini: “Con tutti i mezzi a mia disposizione, insieme a tutte le forze politiche, cittadini e parti sociali che vorranno supportarmi per ostacolare questo processo e impedire il suicidio istituzionale di questi piccoli paesi sperando anche nel sostegno degli organi regionali”

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    Qualche giorno fa sono stata contattata da funzionari di Banco Desio e con questa nota dopo l’incontro di ieri Il Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale esprimono non solo la propria preoccupazione, ma anche quella di tutta la comunità di Castel Ritaldi e dei territori confinanti che usufruiscono dei servizi dell’Istituto di Credito sopra citato. L’oggetto dell’incontro è stato una comunicazione sul nuovo modello di business e su strategie, disposte dai vertici, che prevedono la chiusura dello sportello attualmente operativo nel nostro comune. Tale notizia ha generato in me, dice il Sindaco Elisa Sabbatini, amarezza oltre che disappunto e malcontento, poiché la chiusura di questo sportello andrà ad eliminare un servizio pubblico di fondamentale interesse sia per i tanti cittadini di Castel Ritaldi e non solo, sia per le famiglie e aziende. Un danno su più fronti alla comunità, senza precedenti dopo la chiusura dell’Intesa San Paolo di qualche mese fa. Questo sportello, l’unico sul territorio, rappresenta anche un servizio importantissimo per le fasce più deboli come gli anziani e le persone che non sono avvezze all’utilizzo del digitale e che faticano a raggiungere sportelli in località più lontane.

    Arduo comprendere le motivazioni di tali decisioni in questo momento così delicato, come quello dell’emergenza sanitaria ed economica dovuta alla pandemia, dove anche gli spostamenti sono perentoriamente limitati.
    L’istituto, ribadisco, oggi unico presidio bancario a Castel Ritaldi, avrebbe dovuto a mio avviso, quantomeno mantenere ed incentivare e sviluppare servizi aggiuntivi a quelli già resi e non adottare decisioni cruente e calate dall’alto, senza la condivisione oltretutto, doverosa, con le istituzioni competenti che sono chiamate a tutelare e difendere i diritti di tutta la comunità, soprattutto, delle fasce più deboli che con questa decisione vedranno compromesse le loro libertà e sicurezze.
    Constato con sdegno e profonda delusione che la cittadinanza non viene considerata come tale ma solo come un numero x di persone non animate, a cui si da importanza e vi si riconoscono diritti a patto di produrre utile aziendale.
    Questa volta sarò in prima linea con tutti i mezzi a mia disposizione, insieme a tutte le forze politiche, cittadini e parti sociali che vorranno supportarmi per ostacolare questo processo e impedire il suicidio istituzionale di questi piccoli paesi sperando anche nel sostegno degli organi regionali.
    Il Sindaco
    Elisa Sabbatini

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