Riceviamo e pubblichiamo:
“È paradossale che, nello stesso giorno in cui in Consiglio comunale si affronta la discussione sul Documento Unico di Programmazione (DUP), i consiglieri di minoranza interroghino a mezzo stampa la Giunta comunale per conoscere decisioni che sono contenute proprio nel DUP”.
A parlare è l’Assessore al personale Gianmarco Profili, in risposta all’interrogazione rivolta alla Giunta comunale e inviata ai giornali dai consiglieri di minoranza.
“La minoranza chiede se la Giunta ha deciso di assumere un dirigente per la direzione Servizi alla Persona. La risposta è sì, attingendo, come prevede la legge, dalla graduatoria del concorso indetto nel 2010. Oggi questa direzione è ad interim in carico alla dott.ssa Nichinonni che, va ricordato, è alla guida anche della direzione Sviluppo. La scelta quindi di individuare un dirigente per un settore delicato come quello dei servizi sociali, riteniamo quindi che sia non solo una scelta doverosa, ma assolutamente necessaria.
Fatta chiarezza su questo punto, anche se, ribadisco, era sufficiente leggere il DUP, non posso non rispondere anche a tutte le altre considerazioni contenute nell’interrogazione.
La minoranza ipotizza che questa assunzione “potrebbe essere in contrasto con la normativa nazionale”, e lo fa dimenticando due cose: la prima riguarda la riorganizzazione che abbiamo portato a termine, che è figlia proprio della Legge 296/2006. La razionalizzazione e lo snellimento che la norma prevede, così come l’accorpamento di direzioni e uffici, sono state le basi della nuova organizzazione del Comune di Spoleto.
La seconda riguarda quanto fatto dalle passate amministrazioni. Se c’è infatti qualcuno che, negli anni, non ha rispettato la normativa in materia, questo è stato proprio il Partito Democratico quando si è trovato alla guida di questa città.
Ricordo infatti che, dopo aver previsto un incarico a contratto nel 2009 per il dirigente dell’area sociale, con le modalità previste dall’art. 110 del TUEL, nel 2010 l’amministrazione di allora decise di fare concorsi per assumere personale dirigenziale a tempo indeterminato. Il numero dei dirigenti in carico al Comune di Spoleto deriva solo ed unicamente da quella scelta, ossia è frutto delle decisioni prese dall’ultima Giunta comunale guidata dal PD.
E chi garantì la sostenibilità finanziaria di quella operazione? Lo stesso dirigente che, dopo aver vinto il concorso e dopo essere diventato dirigente della direzione finanziaria a tempo indeterminato, è stato accusato del cosiddetto “buco di bilancio”.
Noi, fin dal 2014, lavoriamo per cercare di migliorare l’assetto organizzativo dell’Ente, partendo da un contesto che è quello che il PD ci ha lasciato in eredità. Non va poi dimenticato, quando si parla di “numero particolarmente elevato di dirigenti attualmente presenti nella dotazione organica”, che un dirigente è andato in pensione a fine 2016 e un altro andrà in pensione tra pochi mesi.
In ultimo, per quanto riguarda il personale dirigenziale in staff, la decisione è legata a vicende di carattere giudiziario, rispetto alle quali sono tutt’ora coinvolti alcuni dirigenti del Comune di Spoleto. Di fatto, conformandoci a quanto previsto dagli indirizzi dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), come amministrazione abbiamo ritenuto che, fin quando non saranno terminate le pendenze giudiziarie in corso, sia opportuno non assegnare funzioni dirigenziali a dirigenti che, inevitabilmente, si troverebbero ad operare in situazione di conflitto di interesse”.
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