(DMN) Spoleto – Nel secondo appuntamento con la nostra rubrica di cucina, curata dallo chef Simone Celesti, vi proponiamo altre due ricette in tema carnevalesco: le classiche frappe e castagnole. Entrambi sono dolci molto diffusi in tutta Italia, conosciuti spesso con nomi diversi, ed hanno origini antiche.
Frappe – Simone Celesti
Ingredienti
farina 00 250 g
strutto o burro 25 g
uova N. 1
tuorlo N. 1
zucchero 20g
vino bianco 50 ml
sale fino 4 g
alchermes 20 ml
olio di semi di arachidi 1 L
miele 30 g
zucchero a velo 30 g
Procedimento
Setacciare la farina sulla spianatoia, fare la fontana e nel centro mettere lo strutto ( o burro), l’ uovo intero, il tuorlo, lo zucchero semolato, una presa di sale e tanto vino quanto ne occorre per ottenere una pasta della consistenza delle tagliatelle.
Lavorare a lungo, poi raccogliere a palla, coprirla con la carta pellicola e lasciarla riposare per 30 minuti circa.
Stendere la pasta dello spessore di pochi millimetri, ritagliarla con la rotella dentellata, a strisce lunghe 15 cm per 3 di larghezza. Annodare ogni striscia e friggerla subito in abbondante olio bollente.
Lasciare cuocere le frappe fino a quando avranno assunto un bel colore dorato, scolarle e farle asciugare su carta assorbente.
Spolverizzarle con zucchero a velo e alchermes prima di servirle, o condire le frappe con fili di miele e zucchero a velo. ( Si possono accompagnare con un ottimo zabaione caldo).
Curiosità:
È un dolce che ha origine nella Roma antica ed in seguito si è diffuso in tutto il mondo in diverse varianti,
Già gli antichi romani erano soliti preparare dolci fritti per festeggiare i saturnali, festività corrispondenti all’odierno carnevale
Le frappe vengono denominate: cenci, o bugie o chiacchiere.
Castagnole – Simone Celesti
Ingredienti:
Uova N. 2
Zucchero 70 g
Anice o rosolio di cannella 20 ml
Scorza di arance 1
Scorza di limone 1
Lievito per dolci 8 gr
Olio d’oliva extra vergine 20 ml
Farina OO 200 g
Sale un pizzico
Miele 150 g
Zucchero a velo 30 g
Olio di semi (per friggere) 1 l
Procedimento:
in una bastardella disporre: la farina, il sale, il lievito, la scorza di arancia e di limone grattugiata, lo zucchero,l’anice, l’olio extra vergine ed infine le uova. Impastare il tutto.
Scaldare l’olio di semi, con l’aiuto di un sac-à-poche con bocchetta da 16 mm, far scendere all’interno dell’olio l’impasto tagliandolo della dimensione di tante nocciole con un coltellino unto d’olio. In alternativa si possono formare delle piccole nocciole con l’ausilio di due cucchiai. Quando le castagnole avranno assunto un bel colore dorato scolarle e farle asciugare su carta assorbente da cucina.
Ricoprire le castagnole con fili di miele e zucchero a velo.
Curiosità:
La ricetta delle castagnole è sicuramente molto antica: è stato ritrovato nell’archivio di stato di Viterbo un volume manoscritto del Settecento in cui sono descritte ben quattro ricette di castagnole.
Ottimo