Riceviamo e pubblichiamo dal MoVimento 5 Stelle Trevi:
Il Movimento Cinque Stelle Trevi, in merito alla decisione della maggioranza di vendere le reti gas comunali al futuro gestore entrante esprime tutta la propria contrarietà e si dichiara stupito della scelta compiuta.
E’ paradossale che una maggioranza a forte componente PD, dopo la scelta spoletina di votare no o astenersi sulla medesima vicenda, a Trevi abbia preso la strada opposta. E’ assurdo e politicamente imbarazzante che lo stesso partito abbia due posizioni opposte sulla medesima questione a seconda se sia o meno alla guida del Comune.
Dal dibattito su questa kafkiana vicenda, che ha visto anche pubblicamente e parzialmente dissociarsi un Consigliere di maggioranza personalmente riluttante a vendere un asset strategico salvo poi votare comunque la delibera, è emerso che la scelta di vendere è dovuta esclusivamente a motivi economici.
Non essendo capaci di gestire la crisi economica e di reggere i tagli che il loro stesso Governo ha ferocemente applicato ai soli Comuni, Sindaco e maggioranza non sanno far altro che vendere il Patrimonio pubblico (pagato dai cittadini con le tasse) per cercare di tirare a campare fino alla fine del mandato: sono davvero “alla canna del gas”!
Questa pessima delibera realizza due clamorosi autogol per una coalizione teoricamente di sinistra: da un lato fa emergere con la decisione di vendere ad un privato la rete di distribuzione del gas, il furore ultraliberista del renzismo che ha spazzato via gli ideali della Sinistra; dall’altro, pretendendo il pagamento da parte del Gestore entrante secondo parametri non previsti dalla legge in questi casi, si può presupporre che l’Autorità che vaglierà il bando alla luce della norma vigente, probabilmente non potrà che respingere al mittente l’assurda richiesta.
MoVimento 5 Stelle Trevi
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