Spoleto, Partito Comunista: «CGIL: un sindacato senza bussola politica»

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  • Le riflessioni del PC spoletino a seguito dell’assemblea organizzata dalla CGIL a Spoleto a cui ha partecipato il Segretario Generale Maurizio Landini

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    Abbiamo seguito con interesse l’assemblea organizzata dalla CGIL a Spoleto a cui ha partecipato il Segretario Generale Maurizio Landini, contribuendo ad accendere un faro sulla grave situazione in cui versano i territori colpiti dal sisma, che tra ritardi e vertenze industriali, non riescono a risalire la china di una crisi che sembra non avere fine.

    Non ci soffermeremo sugli interventi dei rappresentanti locali, che hanno portato all’attenzione dei vertici del maggiore sindacato italiano la drammatica situazione di progressivo smantellamento del tessuto industriale e produttivo del territorio spoletino, su cui siamo intervenuti più volte e che crediamo avrebbe dovuto occupare il centro del dibattito. Tuttavia, con il suo intervento, Maurizio Landini si è tenuto su questioni generali, tanto da far sorgere la domanda se gli siano stati forniti dettagli sufficienti per entrare nello specifico sulle vertenze più importanti in cui la CGIL stessa è impegnata a Spoleto, lasciando l’impressione che, in fin dei conti, la sua visita sia stata poco più di una passerella mediatica.

    Ciò detto, abbiamo colto molti punti condivisibili nel discorso di Landini, che descrive un sindacato pronto alla lotta, in grado di mettersi alla testa di significative mobilitazioni dei lavoratori su rivendicazioni che riguardano il diritto a un lavoro stabile, dignitoso e sicuro; un sindacato in grado dare esempi di trasparenza ed efficienza, con concrete iniziative a supporto delle popolazioni colpite dal sisma.

    Al di là della condivisione di alcuni principi generali e al di là di un atteggiamento combattivo a cui Landini ci ha da tempo abituato, non abbiamo però rilevato una reale volontà di emancipazione dal paradigma della concertazione che ha caratterizzato la politica sindacale negli ultimi decenni e che ha portato all’erosione progressiva dei diritti e delle tutele del lavoro a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni, quanto piuttosto una nostalgia per la disponibilità al dialogo concertativo dei governi che hanno preceduto quello attuale. Landini non è stato convincente nella sua perorazione di un sindacato combattivo, non ha dato l’idea di volere una CGIL che sia punta di lancia delle rivendicazioni dei lavoratori e non più cuscinetto fra la insaziabile fame di profitto dei padroni e le istanze dei lavoratori.

    Quello che ci ha colpito maggiormente è l’immagine di un sindacato che, anche se spostato a sinistra, non ha punti di riferimento politici. Venuto a mancare il PD come partito di riferimento, essendosi quest’ultimo trasformato in una forza che non può che essere definita liberale e che difende interessi in insanabile contrasto con quelli dei lavoratori, il sindacato non può farsi partito e tradire la sua funzione di portatore delle rivendicazioni economiche del mondo del lavoro. Dall’intervento di Maurizio Landini è quindi emersa una CGIL che, nella migliore delle ipotesi, è condannata a rimanere in mezzo al guado o, nella peggiore, a rimanere alla coda degli interessi padronali, impegnata in battaglie di retroguardia che, di trattativa in trattativa, riescono solo a strappare accordi al ribasso che non servono ad altro che a rimandare la vertenza successiva.

    Partito Comunista – Spoleto

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    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
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