“Quale visione per la Mobilità cittadina?”

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  • Il comunicato stampa di Alleanza Civica 

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    Il Consiglio Comunale del 27 febbraio ha approvato il protocollo d’intesa per la regolazione dei servizi del trasporto pubblico locale e della mobilità della Regione Umbria, che ha indicato Umbria Mobilità S.p.A. come Agenzia unica per lo svolgimento di tali attività.
    Il Consiglio comunale ha per l’ennesima volta portato all’attenzione dei presenti un “Sindaco Tuttofare”, che cerca di tranquillizzare tutti con i suoi ragionamenti sui massimi sistemi, e un vice-sindaco con specifica delega, colpevolmente e completamente assente sulle tematiche relative alla mobilità cittadina.
    Andiamo con ordine, la sottoscrizione del protocollo comporta il trasferimento all’Agenzia unica del contributo del Fondo Trasporti destinato ai servizi minimi, dei contratti di servizi di trasporto pubblico locale in essere e può prevedere, una volta individuate ed a carico del Comune, le risorse per quelli aggiuntivi. Questo è un progetto che nasce con una previsione di legge del 1998, e che sta cercando tra molle difficoltà la sua messa a terra con l’attuale Giunta Regionale.
    Tra gli indubbi vantaggi ci sono il risparmio dell’IVA con il relativo annullamento degli effetti dell’inflazione che per il 2023 avrebbero comportato una maggiorazione della spesa per l’Amministrazione.

    Malgrado questo, però, abbiamo preferito astenerci dal voto e questo perché ci saremmo aspettati che ci fosse almeno illustrata una visione di massima su quali sono le priorità dei servizi pubblici essenziali del nostro territorio, e non che ci fosse chiesto di approvare ad occhi chiusi, come invece è accaduto.
    Infatti, la fase successiva all’adesione al servizio coordinato prevede che a breve ogni Comune fornisca il proprio Programma del servizio di trasporto pubblico minimo, sulla base delle esigenze territoriali. In altre parole, spetta al Comune di Spoleto programmare ed individuare i servizi pubblici essenziali, decidere in merito ai percorsi meccanizzati, agli autobus scolastici e di linea, a come e quanto saranno servite le frazioni più lontane, se il servizio sarà a chiamata, se basteranno le navette piuttosto che gli autobus più grandi.
    Purtroppo, grande assente è stato proprio il vicesindaco con delega ai trasporti Stefano Lisci, che avrebbe dovuto illustrare questi aspetti e rispondere alle richieste di chiarimento dei consiglieri in merito alla pianificazione e all’affidamento dei servizi.
    A prescindere dal protocollo, a prescindere delle difficoltà di dare attuazione ad una legge Regionale del 1998, ci saremmo aspettati un a discussione, che fosse stata fatta un’analisi politica sui servizi minimi essenziali. Quali saranno i servizi che verranno assegnati alla gara effettuata dall’Agenzia “Umbria Mobilità”? A quali servizi aggiuntivi provvederà invece il Comune a proprie spese e chi farà la gara? Qual è il piano del trasporto pubblico del nostro territorio? Nulla ci è stato risposto, ed è facile a questo punto immaginare che non è stato fatto ancora niente di niente.
    Non dimentichiamo che scelte così importanti dovranno essere fatte a breve e in fretta e avranno un impatto notevole sul nostro territorio per i prossimi anni. Senza un esame approfondito delle esigenze dell’utenza, senza uno studio appropriato anche in termini di ricaduta economica, c’è il rischio concreto di non riuscire a seguire l’accelerata che la Regione ha voluto imprimere all’iter di questo protocollo, figlio della legge regionale n. 37 del 1998, che aspetta di essere concluso da più di 20 anni!
    Accettarlo, sottoscriverlo senza avere le idee chiare neanche sui servizi essenziali, né avere pronta la programmazione del trasporto pubblico locale, significa fare un passo alla cieca.
    Pur dando atto alla Regione della volontà di portare a compimento un percorso ventennale, noi qualche perplessità l’abbiamo, non tanto verso un protocollo che evidentemente presenta alla base alcune lacune, ma rispetto all’assenza di visione della nostra Amministrazione sulle politiche della Mobilità del nostro territorio. D’altro canto, anche lo stesso PD di Perugia, in Consiglio comunale, ha mosso le stesse nostre critiche nei confronti di questo protocollo, per la non conoscenza delle politiche sulla mobilità. A Perugia però, c’era l’Assessore delegato che ha dato delle risposte, a Spoleto nulla, non importa conoscere! Noi abbiamo il “Sindaco Tuttofare”, il quale non ha mai dubbi, e quindi ha esortato tutti i consiglieri ad approvarlo alla cieca, senza neanche metterli al corrente delle valutazioni fatte e di come si intende procedere.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....