Paziente muore d’infarto al San Matteo degli Infermi

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  • Il sindaco Sisti: “Il Dipartimento di Emergenza Urgenza deve essere pienamente operativo. Non sono sopportabili ulteriori ritardi”

    La presidente Tesei ha chiesto ai vertici regionali della Sanità di attivare tutte le forme di indagine interna

    Le reazioni 

    In merito alla notizia diffusa dagli organi di stampa di una persona deceduta la scorsa settimana all’ospedale di Spoleto, la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha chiesto ai vertici regionali della Sanità di attivare tutte le forme di indagine interna previste dalla legge al fine di ricostruire celermente quanto accaduto ed individuare eventuali responsabilità e, nel caso di accertate inadempienze, adottare immediatamente i provvedimenti conseguenti.

    La notizia della morte di un paziente colpito da infarto all’ospedale di Spoleto – dichiara il sindaco Andrea Sisti- non fa che rimarcare le nostre preoccupazioni circa le difficoltà in cui si continua ad operare al San Matteo degli Infermi”.

    Qualunque discorso di progetto sulla sanità territoriale non può prescindere dal funzionamento dei servizi di base del nostro nosocomio, e questo significa la piena operatività del Dipartimento di Emergenza Urgenza.

    Tradotto, per essere ancora più chiari ed evitare ogni ambiguità, per noi vuol dire che i servizi di pronto soccorso, cardiologia e rianimazione, che compongono appunto il dipartimento di emergenza urgenza, devono funzionare, essere il fiore all’occhiello, avere tipologia e numero di personale adeguato.

    Nel corso del confronto avuto con i vertici regionali e sanitari il 12 gennaio scorso, in occasione del Consiglio comunale aperto, sono stati presi impegni precisi e su questo non sono sopportabili ulteriori ritardi.

    Cerco anche qui di essere più preciso: o in brevissimo tempo la cardiologia tornerà ad essere un servizio adeguato con reparto annesso, oppure questa volta sarò io, in qualità di sindaco, a portare i cittadini di Spoleto in piazza a difesa del diritto alla salute”.

    Le reazioni 

    Insieme per Spoleto– La notizia di un uomo di 70 anni deceduto dopo essersi recato al Pronto Soccorso di Spoleto per forti dolori al torace nelle ore in cui a Spoleto non c’è il cardiologo e che non è stato possibile trasferire a Foligno poiché il personale del San Giovanni Battista di Foligno era oberato di lavoro, è una cosa indegna per un Paese civile.
    Non è possibile, non è giusto e non è accettabile morire senza la possibilità di essere curati adeguatamente.

    Il fatto riportato dai quotidiani locali altro non è che lo specchio di una sanità pubblica allo stremo, che non funziona e che non può funzionare così com’è organizzata.
    Questo progetto di terzo polo ospedaliero non solo mortifica la città di Spoleto ma non garantisce ai cittadini l’accesso alle cure, solennemente scritto nella Costruzione repubblicana.
    La carenza di importanti figure professionali come ad esempio quella quella del cardiologo non può rendere funzionale alcun ospedale, tantomeno un ospedale classificato ospedale di emergenza urgenza. Se è vero che la sanità è materia di competenza esclusiva delle regioni, è altrettanto vero che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Eppure il Sindaco di Spoleto ha più volte dichiarato di essere “soddisfatto all’80%” di questo progetto di terzo polo ospedaliero fatto dalla Giunta Regionale e la sua maggioranza rifiuta sistematicamente il confronto in aula si questo tema. Cos’altro deve accadere per poter affrontare questo problema, cos’altro deve succedere per cercare di trovare una soluzione al mal funzionamento della sanità nel nostro territorio?
    Il tema è troppo serio per essere trattato con sufficienza, la tutela della salute dei cittadini non può e non deve essere affrontata con un’alzata di spalle e con spirito di tifoseria.
    Nell’esprimere vicinanza ai familiari del deceduto e solidarietà al personale ospedaliero di Spoleto che tra mille difficoltà cerca di fare il proprio lavoro crediamo che il Sindaco,la sua Giunta e la sua maggioranza debbano cambiare il loro atteggiamento di fronte a questo enorme problema, smettendo di scappare dalle responsabilità che gli sono state affidate dall’elettorato.
    In caso contrario farebbero bene a dimettersi.
    Paolo Piccioni
    Giancarlo Cintioli

    Movimento 5 Stelle – “Senza cardiologia h24 non esiste ospedale, tanto meno il Terzo Polo”. Nota dopo l’episodio di Spoleto, il M5S annuncia interrogazione in consiglio regionale

     

    A Spoleto una persona di 70 è morta dopo essere arrivata con un infarto all’ospedale perchè non c’era disponibile il cardiologo, nonostante il San Matteo degli infermi sia almeno sulla carta un Dea di Primo livello. Quanto accaduto è semplicemente inqualificabile. Non entriamo ovviamente nel merito di questioni mediche, ma è evidente che senza una guardia cardiologica h24 non può esistere alcun ospedale. Che se ne dica, senza cardiologo h24 non esiste Terzo Polo, non esiste la garanzia di una salute come fondamentale diritto per i cittadini del territorio. E questo episodio lo testimonia. Non ci fidiamo della visione della Regione sulla sanità in Umbria, sempre più devastata e disastrata. Ma ci siamo detti disponibili a un confronto sul tema del Terzo Polo ospedaliero, consapevoli che per mantenere aperti i nostri nosocomi serve creare sinergia con Foligno e la Valnerina. Sul diritto alla salute dei cittadini il MoVimento 5 Stelle non arretrerà di un millimetro. Regione ed Asl non hanno più scuse: rimanere senza cardiologia h24 è semplicemente inaccettabile. Il tempo delle attese e dei “faremo” è scaduto. Su quanto accaduto il consigliere regionale Thomas De Luca presenterà un’interrogazione nella prossima seduta del consiglio regionale.

     

     

     

     

     

    Emma Pavanelli deputata alla Camera M5S
    Thomas De Luca consigliere regionale M5S Umbria
    Agnese Protasi assessora Comune di Spoleto
    Samuele Bonanni capogruppo M5S Spoleto
    Enrico Morganti consigliere M5S Spoleto

    Gruppi di maggioranza– Ospedale, i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale al fianco del sindaco Sisti. “Il Dipartimento di Emergenza Urgenza deve tornare pienamente operativo. Senza se e senza ma!”

    Come gruppi di maggioranza in Consiglio Comunale condividiamo le parole del Sindaco Andrea Sisti sulla questione dell’ospedale e la mancanza di un cardiologo H24.

    Il Dipartimento di Emergenza Urgenza deve tornare pienamente operativo. Senza se e senza ma!

    Abbiamo già ribadito questa nostra posizione nelle sedi istituzionali e politiche, di fatto quindi non accetteremo ulteriori ritardi da parte di Asl e Regione Umbria.

    Invitiamo inoltre tutti i Consiglieri Comunali di Spoleto a riconoscere che la responsabilità in tema di organizzazione sanitaria è di chi siede a Perugia.

    Solo abbandonando sterili polemiche in casa nostra, e ritrovando quell’unanimità di impegno avuto in altre occasioni, potremmo ottenere questo primo minimo obiettivo.

    Sul diritto alla salute non c’è differenza politica che tiene. La città di Spoleto e l’intero territorio chiedono con forza un servizio sanitario pubblico che garantisca servizi puntuali e precisi.

    Comprendendo e condividendo questa doverosa richiesta, siamo a fianco al Sindaco Andrea Sisti, pronti ad ogni azione necessaria.

     

    Partito Democratico Spoleto

    Civici X Spoleto

    MoVimento 5 Stelle Spoleto

    Ora Spoleto

    City Forum – Con amarezza e sdegno ci domandiamo: ci voleva il morto per costringere la presidente Tesei ed il sindaco Sisti a prendere posizione? La prima annunciando delle indagini e provvedimenti in caso di accertate responsabilità; il Sindaco, invece, ritenendo l’assoluta urgenza per la riattivazione di tutti i reparti al “San Matteo” minacciando che diversamente scenderà in piazza con la cittadinanza.
    Quanto alla presidente della giunta regionale rifletta sulla sua parola solenne data pubblicamente: “appena cessata l’emergenza saranno subito ripristinati tutti i reparti, nessuno escluso”. Sono trascorsi più di due anni, non avendo mantenuto l’impegno, la regione e la asl2 si sono assunta una pesantissima responsabilità, politica e morale, che sicuramente sarà valutata anche dalle autorità competenti di ordine giudiziario.
    Da parte sua, il sindaco Sisti non pensi di mettersi a posto con la coscienza con una fumosa dichiarazione di fronte al “fattaccio”. I fatti gravi si stanno ripetendo a fanno tutti capo alle precarietà del nostro ospedale, sulle quale finora lui e gran parte del consiglio comunale hanno mantenuto, per ragioni che non spetta a noi approfondire, un complice atteggiamento di silenzio o addirittura di connivenza. Nel controproducente consiglio cosiddetto aperto del 12 gennaio scorso, il sindaco Sisti è arrivato a dire di essere “d’accordo all’80%” con il progetto di integrazione Foligno-Spoleto, sottovalutando il ridimensionamento del DEA di I livello nonché della soppressione del punto nascita-pediatria e del reparto di cardiologia.
    Signor sindaco, ci verrebbe da dire: la città è da molto tempo mobilitata per protestare in tutte le sedi sia istituzionale che in piazza, ma lei e quasi tutti i politici locali l’avete solo messa a tacere e continuate a dire di impegni presi dalla regione nel consiglio del 12 gennaio, che non hanno avuto alcun seguito. Se lei vuole mettersi alla testa della città che rappresenta, riteniamo che è in forte ritardo e può rendersi credibile solo in un modo: ESIGA LA REIMPOSTAZIONE COMPLETA DEL PROGETTO TERZO POLO CON REVOCA DI QUELLO MANDATO AL MINISTERO E QUINDI IL RIPRISTINO A SPOLETO DI TUTTI I SERVIZI ESISTENTI PRIMA DELLA CHIUSURA DELL’OSPEDALE.
    Quante disgrazie devono verificarsi perché regione e comune capiscano che Spoleto e la Valnerina non possono fare a meno dei LEA (livelli essenziali di assistenza), uscendo dall’angoscia in cui sono state cacciate?
    CITY FORUM SPOLETO Il portavoce Leonello Spitella

    Partito Democratico  – Il decesso per infarto di un nostro concittadino provoca sdegno e risentimento, ma anche sgomento per l’assenza di qualsiasi reazione da parte della Presidente Tesei che per prima ha disatteso gli impegni sul nostro ospedale al quale aveva garantito un cardiologo h24 nell’immediato. Lo aveva promesso pubblicamente nel consiglio comunale aperto fortemente voluto dal Partito Democratico di Spoleto davanti a sindaci, rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e della società civile. Se non si provvederà oggi stesso a creare le condizioni ottimali di un presidio dell’emergenza-urgenza qual è il San Matteo degli Infermi altre morti avverranno, altre situazioni di pericolo non potranno essere risolte. Il tema non riguarda solamente gli anziani e i fragili, ma tutta la popolazione. Non osiamo pensare a quello che può succedere in assenza di un pediatra h24. Nello stringerci accanto alla famiglia del nostro concittadino, chiediamo che sia fatta piena luce sulla vicenda perché non accadano più episodi di tale gravità.
    Il Sindaco Sisti ha ben chiarito la posizione dell’amministrazione comunale alla quale il nostro partito dà pieno sostegno, come alle iniziative che unitariamente stanno portando avanti le organizzazioni sindacali. Il Partito Democratico di Spoleto è pronto alla mobilitazione e alla lotta più strenua per difendere il diritto alla salute del territorio che comprende anche i cittadini della Valnerina.

    Sergio Grifoni  – Tanto si parla in queste ore della dinamica che ha riguardato la morte per infarto dell’uomo di settant’anni presso l’ospedale di Spoleto. Un evento di per sè grave, che colpisce la coscienza e la sensibilità di tutti noi, ma che, di contro, trattandosi di vicende umane, non può e non deve essere strumentalizzato o distorto per tornaconti meramente politici, come qualcuno purtroppo fa. Dire che l’uomo è deceduto perché nessun cardiologo l’ha visitato, sembrerebbe una strumentale bugia, visto che l’ASL ha ufficialmente dichiarato che il paziente è stato sottoposto agli esami di rito ed è stato valutato da un cardiologo presente fino alle 22 al San Matteo, senza che sia stato riscontrato alcun infarto in corso. Poi, ovviamente, sarà la nominata Commissione di inchiesta a valutare e constatare come realmente si sono svolti gli eventi. Di contro invece, dire che durante la notte all’ospedale di Spoleto non c’è alcun cardiologo in servizio, ecco, questa è la verità, sulla quale è importante che la politica si interroghi. Per quanto mi riguarda, un ospedale DEA di primo livello, come il San Matteo, deve, e non può, prevedere la presenza del cardiologo e del rianimatore h24, altrimenti non sarebbe un ospedale di emergenza urgenza. Questo, tra le altre cose, abbiamo fatto notare con forza alla Presidente Tesei e all’Assessore Coletto quando, insieme ai colleghi consiglieri comunali del centro destra spoletino, li abbiamo incontrati qualche giorno fa a Perugia. Un incontro richiesto per fare il punto sullo stato dell’essere del progetto Terzo Polo Sanitario, sui possibili suoi perfezionamenti, sull’Acceleratore lineare e sulla situazione attuale del San Matteo. Non abbiamo volutamente sbandierato ai sette venti tale momento di confronto, perché ci interessano più i fatti, che fissare bandierine di merito. Abbiamo in tale occasione preso atto delle difficoltà che la Regione incontra nel reperire medici cardiologi; testimonianza ne è il concorso recentemente svolto dove, nonostante avessero partecipato in 24, nessuno alla fine ha poi accettato il posto. Abbiamo però ribadito il fatto che il problema, è vero che esiste, ma deve comunque trovare una qualche soluzione, non futura, ma immediata, perché non può esistere che un Ospedale come il nostro rimanga senza cardiologo durante la notte. Si potrebbe magari attivare una forma di interscambio fra i vari ospedali dell’Asl2, o reperire professionalità fuori Regione. L’accaduto di queste ore avvalora ovviamente questa non più rinviabile necessità. Visto che questa assenza del cardiologo di notte, si protrae ormai da molto tempo, mi suona però strano che il Sindaco se ne sia accorto soltanto ora, lanciando avvertimenti bellici. Non mi risulta infatti che in tutti questi mesi abbia mai denunciato l’anomalia di tale disservizio, ne pubblicamente, né nel corso degli incontri privati con la Regione ai quali ho partecipato. Mi auguro quindi che questa suo improvviso scatto di impegno, non sia dipeso dal “doverlo fare per forza”, tanto per acquietare qualche mal di pancia della sua maggioranza, ma sia sostenuto dalla forza del dovere e dalla responsabilità ed autorevolezza della sua carica.

    IL CONSIGLIERE COMUNALE
    Sergio Grifoni

    Insieme per Spoleto– Questa consiliatura che vede Andrea Sisti sindaco, eletto anche con il nostro contributo, nasce a seguito della sfiducia ad un Sindaco da parte della sua maggioranza di destra che aveva osato battersi contro la scelta della Regione di chiudere l’ospedale di Spoleto.
    Fin dall’inizio abbiamo detto che nella difesa dell’ospedale, nella difesa della sanità pubblica e degli interessi della nostra città il sindaco ci avrebbe visto al suo fianco, come eravamo convinti che avrebbe trovato al suo fianco l’intera città.
    Le scelte scellerate della Destra che governa la regione in tema di sanità sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo detto più volte di essere in disaccordo con tali scelte e abbiamo prodotto atti, abbiamo partecipato a manifestazioni e abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per cercare di contrastare tali scelte.
    Abbiamo cercato di affrontare il tema della sanità pubblica in più occasioni ma purtroppo l’atteggiamento della maggioranza e del sindaco è stato sempre di chiusura.
    Abbiamo presentato una mozione poco dopo l’insediamento del Consiglio Comunale ma non è stato possibile discuterla in quanto troppo “dura” con la Giunta Regionale e troppo “politica”; il sindaco e la maggioranza hanno preferito riscriverne una “condivisa” da tutti per cercare di non urtare la suscettibilità di nessuno.
    Abbiamo chiesto un Consiglio Comunale aperto sul tema ma nessuno della maggioranza ha appoggiato la nostra richiesta, fino ad arrivare dopo sei mesi a farne uno con le modalità che tutti sappiamo.
    In quel consiglio inoltre il Sindaco ha espresso pubblicamente la sua soddisfazione all’80% sul progetto di terzo polo ospedaliero.
    Avevamo chiesto di discutere una nostra mozione, poi fatta propria dalla quarta Commissione prima del Consiglio Comunale del 12 Gennaio e non è stato possibile.
    Abbiamo chiesto di discutere di sanità e del nostro ospedale ma ogni volta la maggioranza ha compattamente rigettato la nostra richiesta.
    C’è sempre stato un atteggiamento di chiusura ad ogni tipo di azione che esprimesse dissenso nei confronti delle politiche della Giunta Regionale.
    Un atteggiamento di chiusura dettato da inspiegabili risentimenti personali nei nostri confronti che nulla ha a che vedere con la politica.
    Eppure lo stato dei servizi nel San Matteo era ben chiaro.

    Era chiaro a tutti il disagio di una collettività privata all’improvviso di un ospedale funzionante e frustrata dalle false promesse della Presidente della Giunta Regionale.
    Era chiaro a tutti, e più volte ribadito, come la mancanza anche di un cardiologo h24 in un DEA ( contrariamente a quanto previsto dalla legge) era un pericolo.
    Ci voleva il morto per capirlo?
    Non serve ora in richiamo, tardivo, all’unità della città soprattutto se non accompagnato da una presa di coscienza degli errori commessi per arroganza e presunzione di autosufficienza.
    È vero che la sanità è materia di competenza esclusiva delle regioni ma è altrettanto vero che il Sindaco è il responsabile della salute pubblica nel suo comune.
    Cosa ha fatto fin oggi il Sindaco per tutelare la nostra comunità? Quali azioni sono state intraprese per difendere un ospedale che prima della pandemia aveva tutti i servizi?
    Troviamo di cattivo gusto lo sciacallaggio di fronte ad una tragedia purtroppo annunciata e soprattutto ipocrita l’atteggiamento di chi a parole dice una cosa e nella sostanza ne fa un’altra.
    Come più volte ribadito se la maggioranza ed il Sindaco hanno l’intenzione di lavorare seriamente in difesa degli interessi della città ci troveranno pronti a dare il nostro contributo, in caso contrario farebbero bene a dimettersi perché Spoleto non merita di essere guidata da ignavi né di essere presa ulteriormente in giro.

    Paolo Piccioni
    Giancarlo Cintioli


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    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....