Ospedale di Spoleto, l’On. Giorgio Mulé (Fi) porta il caso in Parlamento

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  • “Applicare il buonsenso” 

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    Dichiarazione dell’on. Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia:
    Da tempo seguo con apprensione e preoccupazione crescente le sorti dell’ospedale civile San Matteo degli infermi di Spoleto. Ho avuto modo di confrontarmi spesso con i rappresentanti dei comitati che ne chiedono, a ragione, il mantenimento quantomeno per le esigenze immediate di pronto intervento. E ciò per dare quel minimo livello di serenità che si deve e che meritano gli abitanti di Spoleto e di tutto il territorio della Valnerina. Sono dunque convinto che le ragioni del buonsenso e della tutela del diritto alla salute scolpite nella Costituzione prevarranno nel confronto in atto. Ho ritenuto di aggiungere un elemento a mio giudizio non secondario rispetto alla necessità di avere a Spoleto un ospedale nel pieno delle sue capacità. Ho dunque presentato un’interrogazione a risposta immediata alla Camera dei deputati sul tema dell’assistenza sanitaria ai detenuti reclusi a Spoleto e sulla necessità, prevista dalla legge, di una loro assistenza in strutture sanitarie esterne a maggior ragione per il fatto che a Spoleto si trovano sottoposti a regime del “carcere duro” numerosi detenuti. Ho dunque chiesto al ministro della Giustizia se l’ospedale di Spoleto abbia i necessari requisiti per essere individuato come la struttura sanitaria di riferimento in caso di ricovero esterno dei detenuti della casa di reclusione di Spoleto. Il ministero della Giustizia, attraverso il sottosegretario Andrea Ostellari, ha sottolineato l’attuale “grave carenza di personale medico nelle diverse specializzazioni “al centro di recente incontri con le autorità politiche sanitarie locali e regionali. Il pericolo, riconosciuto dal governo, è che se si continuasse al graduale depotenziamento in tutte le sue articolazioni, il destino del nosocomio e quello della “inevitabile chiusura”. Nel caso di cure necessarie all’esterno, i detenuti vengono trasferiti dal carcere all’ospedale di Spoleto in quanto vi è un reparto detentivo ospedaliero che offre le necessarie garanzie di sicurezza. La carenza di personale specialistico nell’ospedale di Spoleto “impone, ormai di frequente, l’effettuazione di visite e/o ricoveri presso strutture ospedaliere al di fuori del comprensorio spoletino, con inevitabile aumento del rischio per la sicurezza, trattandosi di strutture sprovviste di reparti protetti e per l’aumento della distanza del percorso di traduzione”. Da oltre due anni il ministero della Giustizia ha segnalato al direttore generale dell’azienda sanitaria Usl Umbria 2 la progressiva carenza di medici specializzati a Spoleto in cardiologia, urologia, ortopedia e nell’ultimo periodo anche oculistica (per alcune specialità è stato emanato un bando a dicembre 2022). Questa mancanza di medici “ha comportato numerose traduzioni di detenuti presso strutture esterne di cura, anche dei soggetti sottoposti a regime speciale del 41 bis, per i quali la relativa movimentazione comporta notevoli impegni di natura economica per l’erario e conseguenti pericoli dal punto di vista della sicurezza”. In definitiva, la situazione delle cure sanitarie per i reclusi del carcere di Spoleto è un ulteriore motivo affinché l’ospedale trovi e torni alla sua piena efficienza. Il governo ha infatti segnalato come lo spostamento dei detenuti da Spoleto, oltre ai “notevoli impegni di natura economica”, presenta “pericoli dal punto di vista della sicurezza”. Alla luce di tutte queste considerazioni sono certo che la Regione Umbria valuterà con la necessaria sensibilità e velocità il futuro dell’ospedale San Matteo di Spoleto. Ed è l’auspicio espresso dal governo quando ha affermato che “dopo quanto riportato sarebbe auspicabile individuare una sintesi tra le esigenze rappresentate di sicurezza pubblica e riduzione dei costi per l’Erario, conseguenti alla traduzione di detenuti in strutture sanitarie diverse dall’ospedale civile San Matteo degli infermi di Spoleto, e la gestione amministrativa delle Autorità sanitarie competenti”.

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    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....