Il comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
PUNTO NASCITA, LA TENSIONE È ALTISSIMA, LA RABBIA CRESCE E NON POTRÀ CHE SFOCIARE IN AZIONI CLAMOROSE. SIAMO PRONTI A FARE LA NOSTRA PARTE.
Raccogliendo la richiesta unanime della popolazione dei territori di Spoleto e Valnerina, per il ripristino di tutti i servizi ante COVID dell’ospedale San Matteo, chiediamo l’immediato stop al trasferimento delle strutture del reparto complesso di ostetricia e ginecologia ad altro reparto.
Poiché concretamente questo passo rappresenta la fine del Punto nascita,
la città tutta, attraverso le associazioni in cui si riconosce, dice no allo smantellamento del reparto e chiede di aprire un percorso che al più presto porti al ripristino del Punto nascita e, insieme a esso, la riattivazione di tutti i servizi ospedalieri che garantiscono l’Emergenza Urgenza al San Matteo.
Lo stato di frustrazione che iniziative violente come lo sradicamento nel nostro territorio della maternità ospedaliera sta provocando, nei prossimi giorni troverà modi e luoghi adeguati per esprimersi, ma di fatto già da ora lo stato di tensione è altissimo e tutto ciò che potrà avvenire ha come responsabili diretti la Giunta Regionale della Tesei, la maggioranza che la sostiene, Lega e Fratelli d’Italia ( che tra l’ altro detiene, col proprio, fino a ieri, coordinatore regionale, lo Spoletino Zaffini, la carica di Presidente della Commissione sanità del Senato), e indirettamente chi resta muto o tergiversa come il Sindaco Sisti e la sua maggioranza.
Comitato di Strada per la Salute Pubblica
Associazione culturale Casa Rossa
Unione Sindacale di Biase
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