La nota dei due consiglieri comunali di Laboratorio Spoleto
Riceviamo e pubblichiamo integralmente :
Spoleto è commissariata. A nulla sono valsi gli appelli alla responsabilità arrivati in questi giorni non solo da chi, come i sottoscrittI, svolgevano un ruolo istituzionale, ma soprattutto dalla gente comune, da quelle cittadine e quei cittadini che non sono riusciti a capire le ragioni di una crisi che lascia la nostra città, in un periodo cruciale, senza guida amministrativa. Ha prevalso la logica dei partiti, ha prevalso l’interesse di parte a quello generale, ha prevalso la ripicca e lo scontro personale all’atteggiamento serio e maturo di chi ha ricevuto un mandato elettorale che avrebbe dovuto onorare sino in fondo. Chi ha firmato e votato la mozione di sfiducia al Sindaco si è assunto l’onere di lasciare Spoleto senza rappresentanza in piena crisi pandemica, con le difficoltà legate alla difesa di un ospedale depotenziato, con la necessità di supportare l’organizzazione del piano vaccinale ( senza il quale non torneremo mai alla normalità).
Chi ha prodotto questa crisi lascia Spoleto senza interlocutori con la Regione proprio quando si definisce il nuovo Piano Sanitario Regionale, impedirà a Spoleto di votare ed eleggere un proprio rappresentante nel futuro consiglio provinciale, consentirà ad altri territori di discutere l’ubicazione di un termovalorizzatore, decidendo anche per questo territorio. Una scelta che rischia di creare danni epocali ad una città che è stata sacrificata sull’altare delle solite, logore, vecchie guerriglie politiche. E non è un caso che a questo banchetto, in maniera trasversale, si siano seduti i partiti di destra e sinistra. Riflessione che ci convince ancor più della scelta civica fatta tre anni fa, con la quale abbiamo deciso di impegnarci per la nostra città senza condizionamenti, senza padrini e padroni che dall’alto dei loro ruoli hanno consentito questa situazione. La città ha visto e ha capito. Ha visto chi ha lavorato per unire, per trovare una soluzione e chi, al contrario, ha lavorato per distruggere. Ci auguriamo e siamo certi che il nuovo Commissario, alla quale auguriamo buon lavoro, opererà al meglio in questi mesi, ma nel solco di poteri e prerogative che non potranno purtroppo supplire all’assenza della politica. L’amarezza di queste ore è tanta, ma è in questi momenti che bisogna fare appello alla propria esperienza, alla passione e alla volontà di combattere. Su questa via dovremo ricostruire una nuova strada per Spoleto, memori di quanto accaduto e forti della nostra coerenza. Noi ci siamo stati e ci saremo.
Mario Mancini
Roberto Ranucci
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