La nota del consigliere comunale di Laboratorio
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
In questi anni mi sono impegnato e speso con passione e dedizione, insieme ad altri, con un solo grande obiettivo: ridare forza, dignità e centralità a Spoleto, affinché tornasse ad essere una delle città di riferimento della nostra regione , e non solo, nel campo della cultura, dello sviluppo, dei servizi e dei diritti. Dopo una durissima campagna elettorale, vinta sul filo di lana, grazie all’impegno di ogni candidato, da consigliere eletto, mi sono messo a disposizione del Sindaco, della Giunta e del progetto politico che abbiamo presentato agli elettori. E lo ho fatto anche attraverso qualche rinuncia, consapevole che una maggioranza coesiste in virtù di equilibri che vanno rinsaldati ogni giorno. Non nascondo nemmeno come, a volte, una maggiore partecipazione e concertazione avrebbe favorito il lavoro politico e amministrativo, evitando polemiche e lacerazioni. Tuttavia, con realismo e abnegazione ho messo il bene della città davanti alle singole posizioni. Stesso comportamento non è stato adottato da altri, i quali, privilegiando il proprio tornaconto all’interesse collettivo, hanno avviato una crisi incomprensibile e ingiustificabile. A poco sono valsi gli appelli alla responsabilità e, sempre più, si è reso evidente, come le logiche che abbiano spinto quelle forze politiche alla crisi nascano fuori dalla città e si mescolino con giochi che nulla hanno a che vedere con Spoleto.
La mozione di sfiducia ci riconsegna a vecchie logiche di incertezza e confusione che la nostra città ha vissuto per decenni e che i nostri concittadini non meritano di rivivere. Ho sostenuto il Sindaco in questi anni con lealtà, appoggiando le sue scelte, convinto di essere rappresentato da una persona onesta e competente. Ma a questo punto, in un quadro complesso come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia, dell’Ospedale, della variante al piano regolatore, del ricovery fund, spetta anche a lui, come a tutti coloro che rappresentano in questo momento la città nelle Istituzioni, dimostrare che Spoleto viene prima di ogni personalismo, prima delle assurde guerre di posizione, prima delle rivalse. Spetta anche al nostro Sindaco ripagare il rispetto ed il sostegno ricevuto mettendo in atto ogni azione possa salvare la legislatura e soprattutto non esponga la nostra città ad un commissariamento che pagherebbe caro. L’umiltà, la capacità di trovare soluzioni, la volontà di ricercare unità, sono doti che in questo momento tutti devono dimostrare di avere. Fare un passo indietro, in questo momento, non significa essere sconfitti, ma avere il coraggio di ricercare altre possibili strade. Questo gesto si deve alla città che ci ha dato fiducia e che il Sindaco ha giurato di proteggere e difendere. Se anche questo atto di responsabilità non dovesse portare risultati, i cittadini sapranno giudicare, ma noi potremmo dire di aver fatto sino in fondo il nostro dovere. Sono convinto di aver riposto fiducia in un Sindaco che alle piccole soddisfazioni personali, alle ripicche e alla politica di bassa lega, saprà rispondere con azioni di grande responsabilità.
Roberto Ranucci
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