Il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ospita WEG, la “dolce trance coreografica” dell’argentina  Ayelen Parolin

  • Letto 988
  • Dal 1 al 3 luglio arriva WEG di Ayelen Parolin, un vertiginoso esercizio ispirato alla dinamica dei movimenti collettivi

    La sezione danza del secondo weekend di Festival si apre venerdì 1° luglio alle ore 19.00 con WEG della coreografa e danzatrice argentina Ayelen Parolin.
    WEG è un’esperienza trasformativa per otto danzatori e una pianista, un esperimento coreografico volutamente plurale, stravagante, prolifico e tumultuoso per rivelare le crepe, ma anche le risorse, degli esseri umani. I movimenti di questa «dolce trance coreografica» trasportano il pubblico in un caos apparente, in un processo di auto-organizzazione ispirato dalle ultime ricerche di Pierre C. Dauby sui sistemi dinamici.

    Definito da Le Soir come un «formidabile fuoco d’artificio visivo in cui umorismo ed eleganza sono meravigliosamente combinati» lo spettacolo si disvela agli occhi dello spettatore come una sorta di sogno ad occhi aperti, una caleidoscopica polifonia che esplora la nozione di piacere, di melodia interiore che porta al movimento.
    «Quando ho letto Sapiens di Yuval Noah Harari, ho iniziato a fantasticare sulla creazione di un’opera nutrita di universi intimi, sulla scoperta del sé. Con WEG ho voluto lavorare sulle fantasie esuberanti che abitano questo sapiens paradossale, incoerente, instabile e fragile», afferma Ayelen Parolin.
    Un suono ritmato come fosse un battito del cuore e le note del pianoforte di Lea Petra compongono la colonna sonora di questo spettacolo che rappresenta un eco-sistema in evoluzione, un’umanità danzante e tutte le sue sfumature.
    Ayelen Parolin si approccia a molteplici universi ed estetiche, tesa a far luce sulla complessità del sé e a sondare ciò che ci lega agli altri. Nata a Buenos Aires, dove ha studiato, vive e lavora a Bruxelles. Negli ultimi anni si è dedicata a indagare metodicamente la natura umana con una scrittura del movimento rigorosamente precisa, calcolata e ostinata, per parlare del sociale e del rituale in un’astrazione portata ai limiti del corpo.

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....