Covid-19, nuove disposizioni anti contagio per l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia

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  • Dal 26 aprile sarà nuovamente possibile celebrare i funerali in chiesa. Novità anche per cresime e comunioni 

    L’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, tramite il proprio sito internet , ha reso noto le nuove disposizioni diocesane per evitare il contagio da Covid-19. Di seguito riportiamo la nota integrale:

    A causa del persistere del rischio di contagio da Covid-19, con la Nota N. 10302/A/21, del 28 gennaio 2021, la Curia Arcivescovile definiva alcuni orientamenti circa la catechesi, la Confermazione, la Messa di Prima Comunione e le Esequie.

    Considerando che la situazione è in via di miglioramento, e alla luce delle recenti disposizioni governative, vengono ora fornite ulteriori indicazioni, da osservarsi da lunedì 26 aprile 2021:

    1. Laddove non è ancora stato fatto, si può riprendere la catechesi dei fanciulli “in presenza”, garantendo tutte le prudenziali precauzioni sanitarie.

    2. Sacramenti. La facoltà concessa ai Parroci di amministrare il sacramento della Confermazione deve intendersi riferita unicamente ai fanciulli che lo avrebbero dovuto ricevere a conclusione dell’anno pastorale 2019-2020.
    Per quelli del corrente anno pastorale (2020-2021), si preveda la celebrazione della Cresima e della Prima Comunione dopo l’estate; si tengano nel periodo estivo alcuni “momenti forti” ad integrazione del cammino percorso nell’arco di questo “anno speciale” (giornate di attività, sessioni pomeridiane, esperienza di carità, uscite con i genitori, ecc.). L’Arcivescovo intende conferire personalmente la Confermazione a tutti i fanciulli, nel luogo e nelle modalità che verranno definiti nei prossimi mesi, in accordo con le disposizioni dell’Autorità sanitaria.

    3. Si può riprendere la celebrazione dei funerali in chiesa, garantendo tra i partecipanti il consueto necessario distanziamento. Si raccomanda di continuare a proporre, con la dovuta delicatezza, la celebrazione senza la Messa (cf Talità kum!, pp. 18-19). Il Rito delle esequie (cap. IV, pp. 129-139) contempla questa possibilità indicando una Liturgia della Parola, ovviamente ben preparata e curata, presieduta con dignità e sobrietà, con una omelia adeguata che annunci la fede cristiana nella risurrezione e alimenti la speranza. Nella ricorrenza della settima o della trigesima, la Messa parrocchiale potrebbe contenere poi uno specifico ricordo di suffragio per il defunto.

    4. Confessioni. Sono giunte in Curia alcune segnalazioni da parte di fedeli che lamentano la sospensione qua e là delle Confessioni. Sempre osservando le dovute precauzioni, si riprenda ovunque – e con sollecitudine – la celebrazione del sacramento.

    5. Visite a malati e anziani. Come già ricordato nella Nota sopra citata, si continuino con sapiente prudenza le abituali visite ad anziani e malati, per recare loro il conforto del Pane consacrato e della presenza fraterna.

    Immagine di archivio 

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