L’assessore Renzi risponde al consigliere Grifoni
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Il Comune di Spoleto si è fatto carico dei cittadini Ucraini fin dai primi giorni, in modo coordinato ed efficace. Posso dire con consapevolezza che siamo stati da esempio per altri comuni umbri per come è stata gestita questa emergenza, come è emerso nell’incontro con ANCI del 22 marzo u.s.. Fin dal 16 gennaio è stata istituita sul territorio spoletino la rete solidale, coordinata dal Comune di Spoleto, Caritas e Protezione civile, con le associazioni di volontariato del territorio.
Il Comune accoglie i cittadini ucraini, si interfaccia con la ASL per tutto l’aspetto sanitario (tamponi, vaccinazioni), ha preparato con le scuole l’accoglienza degli studenti e delle studentesse nei nostri istituti, interagisce con il commissariato di Pubblica Sicurezza per la mappatura dei cittadini ucraini, e ha messo a disposizione 18 posti aggiuntivi presso il SAI (ex SPRAR), oltre ad offrire servizi di mediazione culturale attraverso lo sportello interculturale di Via Busetti. Queste informazioni, con relativi numeri telefonici ordinari e di emergenza (oltre che email) sono a disposizione sul sito del comune di Spoleto, in italiano e in inglese. Spoleto ha attivato il COC ben prima dell’attivazione del COR, che ha tutt’ora in carico la gestione a livello regionale. Attualmente sono 184 i cittadini ucraini presenti sul territorio spoletino. Chiunque può contattarci ai numeri presenti nelle infografiche, noi siamo a disposizione e provvediamo immediatamente a rispondere alle necessità di questa popolazione che sta vivendo questo momento storico di grande difficoltà e dolore.
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