Deposito di Santo Chiodo, ex Mattatoio e fondi PNRR: la soddisfazione di Alleanza Civica

  • Letto 744
  • Il comunicato stampa dei consiglieri Dottarelli e Profili 

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    Ci piace veder concretizzare le idee ed i progetti per la nostra città.
    Avevamo già annunciato in campagna elettorale e ribadito anche negli scorsi mesi il progetto della Regione Umbria che riguarda la valorizzazione del deposito delle opere d’arte di S. Chiodo e il recupero dell’ex Mattatoio, da realizzare con i fondi del PNRR.
    Un progetto fortemente voluto dall’Assessore Paola Agabiti, che conferma la grande attenzione della Regione per la città di Spoleto.
    Il deposito di S. Chiodo era stato inserito nel PNRR della Regione Umbria con la precisa volontà progettuale di incrementarne le attività relative al ripristino e alla valorizzazione delle opere d’arte, nonché di ampliare gli spazi per l’esposizione dei beni recuperati e renderlo, così, un centro d’interesse nazionale.
    Quanto all’ex Mattatoio, l’edificio vedrà finalmente realizzato il totale recupero dopo anni di completo abbandono e acquisirà la nuova funzionalità di laboratorio in grado di accogliere anche i visitatori, in appendice alla struttura di S. Chiodo.

    Per tradurre in realtà il progetto, a luglio del 2022 la Regione Umbria aveva proposto al Comune di Spoleto un Piano Attuativo in variante al Piano Regolatore Generale, per la realizzazione di un nuovo edificio da destinare alla conservazione e alla valorizzazione dei beni storico-artistici, archivistici e librari dell’Umbria, piano che a settembre ha ricevuto parere positivo.
    Domani il Consiglio Comunale viene chiamato ad approvare la variante urbanistica al P.R.G. per realizzare il nuovo edificio. Manca solo questo passaggio perché la Regione possa mettere a terra il progetto.
    Infatti, una volta approvata la variante urbanistica, potrà essere avallato anche il progetto esecutivo e i lavori avranno subito inizio.
    Insomma, una capacità progettuale solida e concreta, una programmazione pratica e realistica dimostrata dalla Regione che, non solo renderà fruibili ai visitatori le opere d’arte raccolte nelle regioni del Cratere, ma porterà alla nascita di un centro di ricerca innovativo e di alto restauro, un centro di ricerca così rilevante, in grado di valorizzare il ruolo culturale di Spoleto e di trasformare la città in un punto di riferimento italiano ed europeo.
    Sono queste le buone pratiche politiche da mettere in atto per usare al meglio i fondi del PNRR, finalizzati anche al futuro recupero dell’immenso patrimonio storico-artistico italiano.

    Alessandra Dottarelli
    Gianmarco Profili

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....