Corteo per l’ospedale, l’invito del Movimento 5 Stelle

  • Letto 462
  • La nota stampa 

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

    In questi ultimi trent’anni abbiamo toccato con mano cosa ha comportato il processo di aziendalizzazione dei servizi sanitari. L’inconciliabilità della natura di azienda, che per definizione mira al profitto, e la natura pubblica del Servizio Sanitario Nazionale, che ha come scopo quello di potenziare lo stato di salute della popolazione, prevenire le malattie, curarle quando esse insorgono e minimizzare i loro eventuali postumi, ha fatto diventare i servizi destinati alla salute una variabile dipendente dalle risorse economiche.
     
    Accade così che quando non ci sono i soldi, o questi vengono spesi in altro e malo modo (leggi armamenti o mantenimento di rendite di posizione come ad esempio i vitalizi dei parlamentari), i servizi alla cittadinanza vengono tagliati o soppressi.
     
     
    È questa la chiave di lettura per inquadrare in modo corretto quello che succede nel nostro paese e nella nostra regione.
     
    È questo il motivo delle lunghissime liste di attesa che costringono i cittadini, che possono permetterselo, a rivolgersi poi alla sanità privata. Così viene meno uno dei principi fondanti il Sistema Sanitario Nazionale: il diritto per tutti alla salute ed alle cure indipendentemente dalla personale situazione economica e sociale.
     
    È questo che è alla base del progressivo depotenziamento dell’Ospedale di Spoleto la cui difesa non può essere tacciata di campanilismo come alcuni vogliono far credere. Un ospedale il nostro, che non è della città di Spoleto ma di un bacino ben più ampio, storicamente punto di riferimento della Valnerina, dei comuni limitrofi della zona sociale e di altri territori anche al di fuori dell’Umbria.
     
    È la cecità e la sudditanza di coloro che nel 1993 si opposero alla costruzione di un ospedale unico a metà strada tra Foligno e Spoleto (delibera del Consiglio Comunale di Spoleto, n. 48 del 19 marzo 1993) che ha armato il fanatismo aziendalistico e il campanilismo dei più forti verso i più deboli, che non fa bene neppure ai primi.
     
    È sulla bocca di tutti infatti la difficoltà in cui si trova oggi l’ospedale di Foligno nel far fronte all’aumento dei ricoveri dopo il ridimensionamento di quello di Spoleto.
     
    È in questo panorama che va inquadrata anche la chiusura della ostetricia e del punto nascita a Spoleto. E lo si è fatto in maniera subdola, in un momento di altissima crisi sanitaria, dedicando l’intero San Matteo degli Infermi ai ricoveri dei pazienti Covid e promettendone, all’esaurirsi della pandemia, un completo ripristino sapendo già che l’impegno non sarebbe stato mantenuto.
     
    Ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte ed il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
     
    A tutti i cittadini, qualsiasi sia la loro opinione politica, il MoVimento 5 Stelle di Spoleto invita a partecipare massicciamente al corteo che sabato 23 settembre sfilerà alle ore 10:00 da Piazza Garibaldi fino all’Ospedale di Spoleto, con in testa il Sindaco Andrea Sisti.
    Non trattandosi di una questione confinata agli interessi degli spoletini, ma che riguarda appunto tutta l’organizzazione del servizio sanitario regionale, estendiamo l’invito anche a tutta la popolazione umbra ed i loro Sindaci.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....