Il presidente Tommaso Barbanera: “Gli errori di chi ci amministra non possono ricadere su di noi. Pronti a proteste eclatanti”
“Devono spiegarci come è stato possibile produrre un buco di bilancio di oltre un milione di euro. Vogliamo sapere come è stato possibile assumere nuovi dipendenti comunali, anche in ruoli apicali, senza una adeguata copertura economica. E non siamo disposti a pagare per colpe che non abbiamo. Le scelte sbagliate di chi ci amministra non possono essere fatte pagare agli amministrati. Gli annunciati aumenti di Imu e imposta di soggiorno sono inaccettabili: a rimetterci non sono solo le imprese già devastate dalla crisi, ma tutta la comunità spoletina, che non merita questa situazione assurda”.
Il presidente di Confcommercio Spoleto Tommaso Barbanera attacca senza mezzi termini la decisione che sembra essere maturata in seno al Comune commissariato di Spoleto, in cerca di soluzioni per sanare i conti in rosso.
“Siamo esasperati. La situazione à già difficilissima a causa della pandemia che non ci sta ancora lasciando – aggiunge Barbanera – e non possiamo accettare una ulteriore mazzata. Una mazzata sui versamenti dell’Imu, per i quali si parla di un aumento addirittura del 7%. Una mazzata sul turismo, se si dovesse raddoppiare l’imposta di soggiorno come è stato annunciato.
Il turismo è una risorsa imprescindibile per la nostra città e il nostro territorio. Siamo in un momento difficilissimo, dopo un anno e mezzo di deserto e con una ripresa debole e incerta, condizionata da un contesto in continua evoluzione.
Adottare misure così drastiche in un periodo dell’anno come questo è un autentico suicidio. Significa far saltare tutti i contratti. Significa mettere sul lastrico le imprese, che saranno costrette a licenziare i loro dipendenti.
Non possiamo accettare tutto questo. Stiamo valutando iniziative forti di protesta. Siamo pronti a consegnare le chiavi delle nostre attività a chi vuole costringerci a chiudere per sempre.”
“Aumentare l’Imu sui beni strumentali delle imprese, in una situazione drammatica come quella che viviamo da un anno e mezzo, è quanto di più sbagliato si possa pensare.
Le imprese, che stanno ancora tentando di resistere agli effetti economici devastanti della pandemia, non sono in questo momento in grado di far fronte a ulteriori impegni economici. Dovrebbero essere aiutate a riprendersi, anziché affossate”, aggiunge Andrea Tattini, imprenditore spoletino, vicepresidente vicario di Confcommercio Umbria.
“Lo stesso vale per il turismo, un settore così importante per il nostro territorio. Aumenti consistenti dell’imposta di soggiorno faranno certamente perdere a Spoleto punti importanti: sappiamo bene che anche la differenza di pochi euro è in grado di spostare le scelte dei turisti in tempi normali. Lo è ancora di più in tempi così incerti e difficili come quello che stiamo vivendo.
Per ripianare il bilancio in rosso, il Comune di Spoleto dovrà adottare scelte diverse. Ci è difficile immaginare che non siano chiari anche a chi ci amministra i rischi che simili decisioni concretizzerebbero.
Non vogliamo pensare che nella politica italiana, a tutti i livelli, ci sia un disegno scellerato per fare tabula rasa delle imprese”.
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