Il comunicato stampa a firma dei Consiglieri Comunali Cretoni, Dottarelli e Profili, Grifoni e Imbriani
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Da circa tre anni si attendeva che l’A.Se Spoleto superasse questa situazione di precariato, infatti ad oggi l’azienda per coprire alcune carenze professionali fa ricorso a lavoratori interinali.
Dopo tante promesse da parte dell’attuale Amministrazione ed altrettanti rinvii per l’espletamento del concorso leggiamo sul sito dell’Azienda la pubblicazione dei bandi.
Come al solito però qualcosa non torna.
L’Amministratore unico dell’ASE, Roberto Paolucci a mezzo stampa, alla vigilia della manifestazione di protesta indetta dai sindacati e lavoratori della municipalizzata ha dichiarato “Il 5 dicembre concluderemo le operazioni per il controllo analogo. È imminente anche la definizione del piano industriale da cui dipenderà la pianta organica”.
Non solo, tale iter procedurale, corretto per un’azienda che mira alla produttività ed all’efficienza, veniva anche manifestato in seno alla Conferenza dei Capigruppo riunitasi insieme alle Organizzazioni Sindacali, quale risposta a chi sollevava dubbi su come sarebbe stato strutturato il bando per l’assunzione del futuro personale.
Con simile impegno ufficiale, le nostre perplessità sulle procedure avanzate, si sono un po’ affievolite, anche se non scomparse completamente. Abbiamo cioè fatto affidamento sull’assioma per cui, serietà e correttezza istituzionale, non sarebbero venute meno da parte di chi, pur se influenzato chiaramente da chi è espressione politica, svolge comunque un ruolo pubblico, con tanto di responsabilità dirette.
Purtroppo abbiamo sbagliato a riporre questo briciolo di fiducia, visto che, senza colpo ferire, il bando in parola è stato ufficializzato ieri da parte della stessa A.Se.
E il piano industriale dal quale ricavare le esigenze per elaborare la nuova pianta organica, che fine ha fatto?
Con quali criteri logici e razionali sono state messe a concorso determinate figure professionali piuttosto che altre?
Da che cosa si deducono la opportunità di colmare alcuni vuoti operativi anziché altri?
Le assunzioni vengono espletate in virtù delle esigenze, o le esigenze di assunzione prescindono dalla reale necessità?
Senza un preciso piano industriale, ogni decisione si presta alle più svariate ipotesi e dubbi, fattore questo che un’azienda a completa partecipazione pubblica non può permettersi.
Se poi entriamo nello specifico dei criteri previsti per la scelta del personale da assumere, i nostri dubbi aumentano in maniera esponenziale. Ma tale aspetto lo affronteremo e lo faremo giudicare nelle sedi opportune. Ritorniamo sull’aspetto del piano Industriale, che dovrebbe essere redatto dopo l’approvazione dell’accordo quadro, che regola i rapporti giuridici ed economici tra il Comune e l’A.Se. , approvazione di competenza del Consiglio comunale, ma nulla di tutto ciò è stato fatto o garantito.
Questa maggioranza che ci governa, attraverso i suoi massimi rappresentanti, continua a considerare l’istituzione Consiglio comunale come lo “zerbino” della Giunta, ed il testo unico sugli Enti locali come carta straccia. Considerano le istituzioni come “cosa propria”, mortificando e mancando continuamente di rispetto a chi, come i Consiglieri Comunali, sono espressione rappresentativa e democratica dei cittadini.
La mancanza di rispetto istituzionale, come nel caso specifico, non può trovare scusanti nella dimostrata incapacità del compito gravoso a cui qualcuno è chiamato, oppure nella mascherata ingenuità operativa e strategica o nel consolidato servilismo verso chi suona i tasti. Perché da quei tasti esce sempre la stessa musica stonata, che in questi ultimi due anni, non è stata mai una marcia trionfale per la città, ma sempre un requiem impietoso.
I Consiglieri comunali
Alessandro Cretoni
Alessandra Dottarelli
Sergio Grifoni
Paolo Imbriani
Gianmarco Profili
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