Cgil Perugia: parte la mobilitazione su tutto il territorio provinciale

  • Letto 893
  • Si inizia da Foligno-Spoleto-Valnerina

    Superato il picco dell’emergenza sanitaria da Covid-19 la provincia di Perugia fa i conti con i “danni” di carattere sociale ed economico. Tante vertenze aperte a livello industriale, una forte sofferenza occupazionale, carenze evidenti e di lunga data sul piano infrastrutturale, la necessità di potenziare welfare e sanità territoriali: sono questi i punti che la Cgil di Perugia mette al centro della sua azione di mobilitazione che è partita in questi giorni con gli attivi (ovvero assemblee alle quali partecipano lavoratrici e lavoratori di tutti i settori, così come pensionate e pensionati) che si stanno svolgendo nelle quattro zone in cui è diviso il territorio provinciale.
     
    Alta Umbria e Bastia-Foligno-Spoleto-Valnerina sono stati i primi a partire. “Il territorio dell’Alta Umbria vede le maggiori criticità nella crisi profonda dell’automotive – afferma Maurizio Maurizi, responsabile di zona per la Cgil – Abbiamo una perdita occupazionale considerevole, che ha riguardato soprattutto i somministrati (perse alcune centinaia di posti di lavoro tra Umbertide e Città di Castello), alla quale si somma un ricorso massiccio alla cassa integrazione (che interessa circa il 70% degli addetti del settore). Una situazione che perdurerà per tutto il 2020, mentre una possibile ripresa è prevista per il primo trimestre 2021”. 
     
    Ma le difficoltà dell’Alta Umbria non finiscono qui. “C’è tutta la questione infrastrutture che resta centrale – continua Maurizi – sia per quanto riguarda quelle viarie e ferroviarie (la E45 resta un nervo scoperto) sia quelle immateriali. Con l’emergenza Covid e il necessario ricorso al lavoro a distanza, infatti, sono emersi con chiarezza tutti i limiti che il territorio sconta da un punto di vista tecnologico, limiti che richiedono necessariamente investimenti sulla banda larga, di cui non solo i cittadini, ma il tessuto economico (pensiamo alle aziende del settore grafico ad esempio) hanno assoluto bisogno”.
     
     
    Per quanto riguarda il territorio cha va da Bastia Umbra fino alla Valnerina la situazione è forse ancora più critica. “L’elenco delle vertenze e delle aziende in crisi è lunghissimo – afferma Angelo Scatena, responsabile di zona – andiamo dall’annosa vicenda dell’Antonio Merloni (con un piano industriale che prevede 345 esuberi su 593 lavoratori impiegati tra Umbria e Marche) alla crisi verticale di tutto il comparto manifatturiero nello Spoletino (ex Pozzi, Cementir, Novelli, etc.), passando per tante altre situazioni con posti di lavoro persi o a rischio (Auchan di Tervi, Mercatone dell’Umbria di Spello, Sogesi di Cannara, i letturisti della Vus, Sistema Museo, Pasta julia, Umbra Flor, e l’elenco potrebbe continuare)”. 
    Accanto a questo c’è la ricostruzione post terremoto che a 4 anni dal sisma non è praticamente partita: “E per questo facciamo appello al nuovo commissario alla ricostruzione, Giovannini Legnini, perché finalmente si adoperi per passare dalle parole ai fatti”, conclude Scatena.
    C’è poi un elemento comune tra i due territori che per la Cgil è centrale: il sistema di welfare e sanità pubblica territoriale che ha retto egregiamente durante l’emergenza coronavirus, ma che ora ha bisogno di investimenti e assunzioni per poter essere sempre più l’architrave di un sistema pubblico a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini. 
     
    La fase 3 della Cgil è una fase di mobilitazione in difesa dell’occupazione, del nostro sistema manifatturiero, dei diritti dei cittadini e per un vero rilancio del territorio – commenta Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia – per questo abbiamo avviato questo percorso di assemblee che proseguirà nei prossimi giorni con l’attivo della zona Trasimeno-Todi-Marsciano e poi con il capoluogo Perugia. Noi ci rivolgiamo alle imprese del territorio, ma anche ai Comuni e alle Usl perché siamo convinti che in questa fase sia fondamentale costruire una strategia comune per mettere a valore le tante risorse pubbliche che arriveranno sul territorio e disegnare un nuovo modello di sviluppo per il nostro territorio in grado di arrestare il declino”.
     
     

    Share

    Related Post

    Related Blogpost

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Commentiultimi pubblicati

    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-11 09:58:47
    Avete già firmato il 22 ottobre 2020, con la chiusura dell' Ospedale San Matteo. Ci basta quella per conoscere gli.....
    Trevi, al via domani in Umbria una due giorni di convegno sul tema "La cooperazione internazionale come strumento di sviluppo". Notizie da entrambi i mondi - GORRS 2024-02-29 23:47:10
    […] Source link […]