Spoleto62, amore, passione e vendetta con Adriana Asti in “La ballata della Zerlina”

Un monologo travolgente in scena al Caio Melisso per il Festival dei Due Mondi

di Alessio Cao

(DMN) Spoleto – In scena al teatro Caio Melisso, per il Festival dei 2Mondi di Spoleto, “La ballata della Zerlina” tratta dal racconto di Hermann Broch e portata in scena dal monologo di una strepitosa Adriana Asti.
La serva Zerlina, donna ormai anziana, narra ad A. inquilino silenzioso e misterioso della famiglia del Barone, la sua storia di erotismo e travolgente passione per il signor Von Juna.
Von Juna, ex inquilino dei Baroni ed abile seduttore, fece innamorare di lui e soggiogò ai suoi desideri non solo la Zerlina, ma anche la fedifraga Baronessa da cui ebbe una figlia e un’attrice che manteneva all’interno del suo capanno di caccia.
Questo vorticoso intreccio amoroso, di cui la Zerlina è protagonista ed anche vittima, si concluderà con un processo per omicidio all’impavido amante delle donne, giudicato proprio dal Barone, divenuto Presidente della Corte d’Assise che nonostante il torto subito, lo salverà.
Angeli e demoni a confronto. Il bene e il male,la passione ,il pettegolezzo e la sete di vendetta animano i fantasmi protagonisti di questa storia definita da Hanne Arendt al suo amico Broch “una delle più grandi storie d’amore che io conosca”.

La Asti porta sul palco una Zerlina stanca, curva, che si muove con passi incerti, ma che esprime attraverso una penetrante mimica drammatica tutta la passione erotica e la rabbia per non aver potuto coronare a pieno il suo sogno d’amore.
La accompagna in questa avventura Lucinda Childs, coreografa e danzatrice di fama mondiale, che interpreta A. il silente uditore della serva che, con la sua presenza impettita su un palco essenziale, arredato solo di una sedia, una scrivania e un divano, fornisce profondità e animo alla scena.
A completare la coreografia prendono vita sullo sfondo le “cascate” dell’artista americana Pat Steir, un vortice magico di colori e linee nelle quali si intravedono, a tratti, degli imprecisati volti umani.
La Zerlina della Asti è un personaggio dalla grande forza vitale, feroce e pungente che ricorda e vive “una storia che mi traghetta attraverso gli anni, e gli anni passano, ma la storia resta, anche se la racconto mille volte; non riesco, non riesco proprio a liberarmene.
Ancora una volta Adriana Asti, a ben ottantotto anni, si dimostra attrice pilastro del teatro italiano in grado di stupire ed emozionare con le sue parole e la sua interpretazione. Grazie alla sua forte presenza scenica, la Asti inchioda gli occhi dello spettatore su di se per oltre un’ora con un affascinante e travolgente monologo, illuminato dalla maestria di un’attrice che ha interpretato i grandi personaggi del teatro classico e moderno.

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