Spoleto61, si alza il sipario su La MaMa Spoleto Open

  • Letto 1191
  • Testata_Due_Mondi_newsAl via l’ottava edizione del festival La MaMa Spoleto Open a cura di La MaMa Umbria International, in scena fino al 15 luglio nell’ambito del sessantunesimo Festival di Spoleto.
    Il sipario della rassegna si apre sabato 30 giugno alle ore 15 (replica domenica 1° luglio) al Chiostro di San Nicolò, con una doppia serata dedicata al Mediterraneo e Medio Oriente, in cui i coreografi Sina Saberi (Iran) con Prelude to Persian Mysteries e Jadd Tank (Libano) e Nora Alami (Marocco) con Bourgeois-Z, danno vita a ricerche coreografiche tra passato e presente, grazie al progetto Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers, circuito itinerante tra spettacoli e incontri, patrocinato dal MIBACT e dal MAE, che girerà fino a settembre l’intera penisola italiana all’interno di ben 11 festival

    Sabato 30 giugno e Domenica 1 luglio ore 15.00 Sala S. Nicolò

    FOCUS YOUNG MEDITERRANEAN CHOREOGRAPHER, (danza) –
    Progetto speciale in collaborazione con altri 11 Festival italiani sostenuto dal Mibact e dal MAE che sostiene e promuove, tramite azioni di ospitalità e residenza, workshop e spettacoli, un focus dedicato ai giovani coreografi del bacino del Mediterraneo, facilitando la mobilità, il dialogo interculturale e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti ospitati e quelli italiani.

    – Prelude to Persian Mysteries
    di e con Sina Saberi (Iran)
    Ideazione artistica, coreografia e interpretazione : Sina Saberi
    Musiche : Ali Akbar Moradi, Keyhan Kalhor, Farbod Maeen
    Costumi : Reza Nadimi
    Disegno luci: Ali Kouzehgar
    Produzione MaHa Collective, Iran
    “Eco delle anime turbolente del mondo;
    Umano, questo corpo celeste di verità.
    I miei segreti, conferisco al tuo risveglio
    E questo rituale di luce;
    Di terra, vento, acqua e fuoco. “

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    Lo spettacolo è una riflessione su quarant’anni di oblio della danza in Iran. Ispirandosi all’antica cultura e ai riti Zoroastriani, ormai dimenticati, cerca di ricreare una possibile relazione tra un passato invisibile e un presente frammentato.
    Basandosi su suoni e sulla sua immaginazione,Sina Saberi trasforma questo lasso di tempo di quattro decenni in un’esperienza fisica e si interroga su come potrebbe apparire la danza e come potrebbe muoversi oggi un danzatore.
    Il punto di partenza è la necessità di muoversi. ‘Persian Mysteries’ è un progetto di ricerca che va alla ricerca di possibili percorsi tra un passato invisibile e un presente frammentato. Si basa sulla musica tradizionale persiana, sugli antichi rituali persiani dell’era zoroastriana e sulle nozioni spirituali del libro di Avesta. In termini di movimento, cerca di esplorare e scoprire come potrebbe essere oggi la danza persiana contemporanea a partire dal vuoto di 40 anni nell’esistenza di questa forma d’arte in Iran. Preludio a “Persian Mysteries” ha la forma di un rituale e costituisce la prima fase di un progetto in divenire. Questa creazione è stata presentata per la prima volta a Teheran nel marzo 2016 come una delle opere del primo festival iraniano “Body Movement”, avviato dal collettivo di artisti MaHa, e successivamente a Beirut all’interno di Moultaqa Leymoun/Arab dance platform 2016. A questo sono seguite numerose repliche in altri paesi.

    Sina Saberi, iraniano, si è avvicinato alle arti dello spettacolo attraverso il teatro e successivamente, grazie all’incontro con il coreografo iraniano Atefeh Tehrani, alla danza contemporanea. Con un gruppo di giovani artisti fonda il collettivo di danza MaHa che dal 2015 condivide le proprie creazioni con il pubblico attraverso performance private.
    Grazie all’incontro con il coreografo libanese Omar Rajeh, Sina Saberi presenta i propri lavori nel Festival Bipod a Beirut. Nel marzo 2016 il collettivo MaHa ha organizzato Body Movement, primo festival ufficiale di danza in Iran.

    – Bourgeois – z
    di Jadd Tank (Libano)
    Con Jadd Tank (Libano) e Nora Alami (Marocco)

    Bourgeois-Z è un viaggio nell’assurdità, sia come elemento dirompente sia come conseguenza di una cultura e di un valore di classe. In parte con la danza e in parte con il teatro, Jadd Tank manifesta una relazione singolare con alcuni aspetti della nostra particolare epoca storica, esaminando – in modo comico – l’architettura e la funzione del corpo allo stato di (in)coscienza. Molte cose potranno accadere in questi spettacolari 30 minuti.

    Biografia Jadd Tank
    coreografo e autore dal profilo eclettico, studia all’International Affair University of Colorado e successivamente approfondisce le Performing Arts iniziando nel 2012 il suo percorso artistico che si nutre di collaborazioni internazionali che lo hanno visto lavorare in Europa, Stati Uniti e Libano.
    Ballerino e coreografo vive a New York City. Dopo diciotto anni in Medio Oriente, si è recato all’Università del Colorado dove ha conseguito un BFA in Dance and BS in International Affairs. In questi anni si è esibito – a livello internazionale – sia con le sue produzioni che come interprete per la Maqamat Dance Company, compagnia di danza di Beirut, per Alias Guilherme Botelho e Marcel Leemann. Ha ideato le coreografie del film di Susan Youssef, “Marjoun & The Flying Headscarf”, che uscirà nelle sale cinematografiche nel 2019. In Italia è stato invitato per la prima volta nel 2017, con il suo assolo “Liberté Toujours”, nell’ambito del progetto Focus Young Arab Choreographers e ha presentato il suo spettacolo al Festival Inequilibrio di Castiglioncello a Spoleto Festival. Attualmente sta lavorando alla coreografia per un altro cortometraggio della regista Susan Youssef.

    Biografia Nora Alami
    Artista marocchina che lavora nella danza e nella performance. Il suo lavoro artistico si è concentrato sull’identità personale in relazione al più ampio clima socio-politico. È uno degli artisti associati di Fresh Tracks 2017-18 al New York Live Arts. Si è esibita al Fringe Festival di Edimburgo, all’ACDFA, al River to River Festival e in spazi pubblici e privati di New York. Il suo lavoro coreografico è stato presentato al New York Live Arts, Movement Research presso Judson Church, Gibney Dance e Chez Bushwick. Ha ottenuto un B.A. in Psicologia e Filosofia, con studi legati alle problematiche legate alla razza e al genere, e continua a impegnarsi in questo ambito sia dal punto di vista della critica teorica che con le pratiche di performance. Svolge il ruolo di Responsabile dei programmi di Performance and Residency presso Gibney ed è membro del comitato Junior Dance / NYC. Attualmente è una partecipante alla piattaforma LANDING 2018 di Miguel Gutierriez.

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    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
    Alex 2024-04-20 21:19:21
    Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
    Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
    Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
    Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
    I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
    Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
    TESEI E IL GOVERNO REGIONALE DI LEGA, FORZA ITALIA, FRATELLI D'ITALIA STANNO PER CONCLUDERE L' OPERA DI CANCELLAZIONE DEL SAN.....