Numerosi gli addetti ai lavori giunti nella capitale da tutta l’Umbria per far sentire la propria voce. Le parole di Riccardo Zeppadoro – FOTO
di Alessio Cao
(DMN) Roma – Il mondo dei ristoratori è sceso in piazza ieri, nella Capitale, per protestare contro le misure restrittive della pandemia che stanno mettendo a dura prova tutto il settore della ristorazione e del turismo.
La manifestazione organizzata dal TPI, l’associazione Tutela Nazionale Imprese, ha visto presenti a Montecitorio numerosi addetti ai lavori, provenienti da tutta Italia ed in particolare anche dall’Umbria e da Spoleto.
Le richieste dei manifestanti sono: il superamento della divisione regionale a colori, le riaperture in sicurezza dei locali e l’accredito dei bonus ristori e filiera promessi alla categoria.
Oltre un migliaio di ristoratori ha risposto positivamente all’appello degli organizzatori della manifestazione, il cui obiettivo è quello di portare avanti un presidio ad oltranza, fino all’accoglimento delle istanze presentate.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il titolare del ristorante Sabatini di Spoleto, Riccardo Zeppadoro, presente ieri in piazza a Roma, che ha dichiarato: “Il settore della ristorazione è in grave crisi, in particolare in Umbria, a causa delle chiusure e dell’insufficiente supporto ricevuto. I ristori non bastano a coprire le spese vive di un’attività e altri aiuti, come i bonus filiera, non sono mai stati accreditati. Chiediamo solo di poter lavorare, come abbiamo sempre fatto, rispettando il distanziamento ed in totale sicurezza per i nostri clienti”.
Il settore della ristorazione e del turismo è un motore fondamentale per l’Italia con il suo indotto e deve ripartire prima che sia troppo tardi per molti.
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