Piano scuole: Dante Alighieri e Prato fiorito ferme al palo

  • Letto 643
  • Il comunicato stampa di Alleanza civica – Civitas

    Riceviamo e pubblichiamo integralmente :

    In ritardo ancora prima di cominciare, risorse economiche sottostimate, le scelte già fatte messe in discussione, decisioni da prendere che tardano ad arrivare: quella delle scuole Dante Alighieri e Prato è una partita dall’esito ancora incerto, ma che si gioca tutta secondo un copione già visto purtroppo.
    Le problematiche e i costi riguardanti la ristrutturazione dei due edifici scolastici, ribaditi in un articolo di giornale apparso qualche giorno fa, offrono lo spunto per alcune considerazioni.
    Innanzitutto, era apparso fin da subito chiaro che le risorse pari a circa 7 milioni di euro, a tanto ammontano, messe a disposizione con la seconda ordinanza di rifinanziamento del 2021 non potessero essere sufficienti. Era talmente semplice capire che gli importi calcolati sulla base di valori puramente “parametrici” non sarebbero bastati per nessun intervento da realizzare! Infatti, a circa 4 anni dal sisma, il finanziamento è stato stanziato secondo valori incentrati sulla modalità della stima di massima dei danni. Una scelta che si è rivelata assurda fin dalla prima fase di ricostruzione, evidenziando come le stime parametriche avessero attivato risorse insufficienti.

    Nel 2017, la ricostruzione-delocalizzazione in via Valadier del polo scolastico fu una decisione necessaria, sia per velocizzare i tempi di realizzazione dell’intervento, visto che quell’area era subito disponibile, sia perché la mitigazione della frana della zona stadio non era stata ancora finanziata. Ci ricordiamo le battaglie del PD locale contro quella scelta. Così come non possiamo dimenticare quella poco comprensibile fatta nel 2018 dalla giunta De Augustinis, che appena insediata, per assecondare alcuni esponenti del PD locale, decise di abbandonare la realizzazione del progetto.
    Da quel momento, è subito apparso evidente che la sistemazione in loco dell’edificio, sia della Dante, che del Prato Fiorito, non avrebbe visto la luce prima del 2024. Ad oggi, quella data dovrà essere inesorabilmente spostata in avanti, visto che l’attuale Giunta continua a procrastinare ogni decisione e che il finanziamento, già sottostimato in origine, non basterà anche in virtù dell’aumento dei costi dei materiali.

    La risoluzione della Giunta De Augustinis di ridiscutere le scelte della precedente amministrazione ha di fatto innescato questo ritardo. Ricordiamo che, mentre le due scuole spoletine sono ferme al palo, tutte le altre inserite nell’ordinanza del gennaio 2017 sono invece già state realizzate e rese fruibili fin dal 2019!
    Ora, se la Giunta Sisti, come emerge dalle voci che si cominciano a rincorrere, intende anche lei confutare ancora le scelte fatte in passato in merito ad altre scuole, saremo destinati a vedere il “modello Dante e Prato” ripetersi tristemente.
    Ma questo è un altro capitolo che stiamo approfondendo.

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    Commentiultimi pubblicati

    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....