Il comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Il “Piano di efficientamento e Riqualificazione del Sistema Sanitario regionale 2022-2024” approvato dalla Regione con DGR 1024 del 5 ottobre 2022, che prevede l’unificazione degli attuali presidi ospedalieri di Foligno-Trevi con Spoleto-Norcia-Cascia, con la realizzazione di un polo unico funzionale, sede di DEA I Livello, si prefigura più come un piano di rientro dal disavanzo per il servizio sanitario regionale (200 milioni di euro) che un come un programma di riqualificazione. È quanto si legge nel documento approvato dallo Spi Cgil di Spoleto nel suo ultimo direttivo.
“La soluzione ulteriormente dettagliata nella successiva DGR 1182 dell’11 novembre 2022 – prosegue il documento dello Spi Cgil spoletino – concentrando su Foligno tutte le prestazioni di emergenza urgenza e assegnando a Spoleto l’esecuzione dell’attività programmata, priva di fatto il presidio ospedaliero di Spoleto della classificazione di DEA di I livello e, per quanto riguarda l’attività programmata, si limita a fare l’elenco delle specialità che vengono assegnate senza indicare i volumi di attività previsti, i bacini di utenza, gli investimenti per le tecnologie necessarie e le dotazioni organiche degli specialisti e degli operatori necessari per garantirne il funzionamento”.
Alla luce di tutto ciò, il direttivo dello Spi Cgil, Lega di Spoleto, chiede “il mantenimento della funzione di emergenza-urgenza del presidio ospedaliero di Spoleto e una riformulazione dei Piani Regionali che indichino per l’intera rete regionale presa in considerazione dalla DGR 1024 del 5 ottobre 2022, attività, investimenti e dotazioni organiche”.
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