Lite in famiglia a Spoleto, interviene la Polizia

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  • La causa sarebbe un prestito di denaro negato

    Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Spoleto, – si legge in una nota stampa della Questura  – a seguito di richiesta d’aiuto al numero di emergenza, è intervenuto in un’abitazione della città dove era stata segnalata una lite tra genitori e figlio.

    Giunti sul posto, gli agenti avevano preso immediatamente contatti con la vittima, una donna di 84 anni, che aveva riferito di aver avuto un acceso diverbio con il figlio – un 50enne con precedenti giudiziari e di polizia – che, dopo averle chiesto un prestito di denaro, al rifiuto, era andato in escandescenza, iniziando ad insultarli e ad inveire nei loro confronti.

    All’arrivo dei poliziotti, – prosegue la nota  –  l’uomo inizialmente si era allontanato dall’abitazione. In seguito era tornato per spiegare agli agenti quanto accaduto, specificando che la lite era sempre rimasta su un piano verbale.

    Dopo aver riportato la calma tra le parti, il 50enne si era allontanato e l’anziana signora era stata invitata dagli operatori a richiamare in caso di necessità.

    Qualche ora più tardi, però, l’uomo si era ripresentato nei pressi dell’abitazione dei genitori, continuando a tenere un atteggiamento ostile nei loro confronti e a minacciarli, condotta che li aveva spinti nuovamente a chiedere l’intervento della Polizia.

    Gli agenti, dopo aver assistito l’uomo durante il recupero di alcuni oggetti personali, hanno rassicurato i genitori, rendendoli edotti delle loro facoltà di legge ed invitandoli a chiudersi in casa e a richiamare in caso di ritorno del figlio.

    Al termine dell’intervento, gli operatori hanno inserito l’evento nell’applicativo interforze SCUDO. Il software di supporto alla gestione delle attività di “pronto intervento” è di fondamentale importanza nell’ambito della prevenzione e del contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere.

    L’applicativo, – conclude la nota – destinato agli operatori delle Forze dell’Ordine impegnati nei servizi di controllo del territorio, integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle Forze di Polizia consentendo di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite, o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela.

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