Le voci dei due mondi illuminano la domenica del Festival

Dianne Reeves in Piazza Duomo e Barbara Hannigan al romano

Dopo La Voix Humaine, prosegue la residenza del soprano e direttrice d’orchestra Barbara Hannigan al Festival dei Due Mondi.
 
Il 3 luglio alle ore 21.30 al Teatro romano la cantante canadese è l’interprete di Jumalattaret, ciclo di canzoni composto da John Zorn e ispirato al poema epico finlandese Kalevala.
 
Come preparazione alla visione dello spettacolo serale, alle ore 19.30 in Sala Frau il Festival proietta il documentario Zorn IIIdi Mathieu Amalric, regista e attore francese vincitore per tre volte del Premio César, tra i protagonisti del nuovo film con Nanni Moretti. Un focus sull’avventura delle prove per la creazione di Jumalattaret che arriva in seguito a Zorn I (2010-2016) e Zorn II (2016-2018). Sono infatti ormai 12 anni che Mathieu Amalric filma, da solo, John Zorn, fra i più prolifici compositori, arrangiatori, produttori e polistrumentisti d’avanguardia d’America che ha abilmente fatto suoi diversi generi tra musica classica, jazz, pop/rock. L’accesso alla visione del documentario Zorn III è gratuito.


 
Con l’interpretazione di Jumalattaret, Hannigan si conferma essere una vera e propria forza della natura facendo ricorso alla sua unica e indiscutibile gamma espressiva per affrontare brani ritenuti tecnicamente al limite della possibilità umana. La parte pianistica, altrettanto insidiosa, è affidata a Stephen Gosling, che insieme ad Hannigan esegue anche Split the Lark, sette notturni per voce e pianoforte ispirati ai frammenti di lettere di Emily Dickinson, oltre a interpretare come solista cinque pezzi per pianoforte solo tratti da Encomia, un tributo che Zorn fa ad alcuni dei suoi eroi musicali. 
 
Un’altra grande protagonista della seconda domenica di Festival è la diva del Jazz Dianne Reeves (3 luglio ore 21.30, Piazza Duomo).
Vincitrice di cinque Grammy Award, di cui uno per la pluripremiata colonna sonora del film di George Clooney Good Night and Good Luck, la Reeves fonde la sua grazia senza tempo, la sua eleganza e il suo carisma in indimenticabili interpretazioni. La versatilità stilistica e i mezzi vocali ed espressivi di cui dispone le permettono di confrontarsi con repertori diversi, di riprendere in chiave personale la tradizione del canto jazz, così come di cimentarsi con il rhythm’n’blues e il pop più sofisticato, facendo di ogni sua esecuzione un capolavoro.
 
Gli appuntamenti musicali di domenica 3 luglio vedono in scena, infine, l’ensemble Sentieri selvaggi impegnato nell’ultimo concerto della rassegna American Portraits dedicata ai grandi compositori americani (fino al 3 luglio ore 12.00, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi).

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Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....
Alex 2024-04-20 21:19:21
Dovreste invece ringraziare chi nell'aministrazione comunale si è attivato per rendere concreto questo strumento di partecipazione del quale se n'è.....
Aurelio Fabiani 2024-04-05 21:43:38
Delle vostre sceneggiate non ce ne frega niente. Ce lo ridate l' ospedale o no!
Aurelio Fabiani 2024-03-30 00:34:34
I cerotti non nascondono le amputazioni, neanche i campagna elettorale. La città di Spoleto vuole il ripristino di tutti reparti.....
Aurelio Fabiani 2024-03-19 21:39:22
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