Le eccellenze dello sport italiano e della cultura si incontrano in Umbria. Nella 60esima edizione del Festival di Spoleto trova spazio anche lo sport tricolore che, attraverso “Il CONI per il Festival”, si lascia raccontare dai protagonisti azzurri, da giornalisti e uomini di letteratura.
Il sogno a cinque cerchi avvolge così il Chiostro di San Nicolò che, dal primo al 16 luglio, ospiterà una mostra sui Giochi Olimpici (ingresso libero), con l’esposizione delle immagini e dei simboli per eccellenza: le fiaccole olimpiche, solitamente conservate nella sede del Comitato, al Foro Italico di Roma, le divise delle varie spedizioni azzurre e i francobolli celebrativi delle varie edizioni dei Giochi. Ma nelle sale del Chiostro – in un Festival che sin dall’intuizione del Maestro Gian Carlo Menotti è da sempre connubio tra innovazione e tradizione – trova la giusta collocazione anche una mostra sulla Scuola dello Sport che, a 51 anni dalla fondazione voluta da Giulio Onesti, trasmette nel mondo, con forza e originalità, l’impegno del CONI verso la cultura sportiva.
Sul palco del Festival, inoltre, saranno protagonisti gli attori e le attrici dei successi olimpici azzurri: campioni di ieri e di oggi che hanno saputo scrivere il proprio nome nel firmamento dello sport mondiale e che, in tre appuntamenti condotti da maestri del giornalismo e della letteratura, racconteranno le proprie esperienze a cinque cerchi, frutto di grandi motivazioni e di valori forti, puri e garbati che li hanno ispirati nelle loro imprese.
La prima delle “Conversazioni di Sport” si terrà sabato 1° luglio alle ore 19.30, dopo l’inaugurazione della mostra delle fiaccole che avverrà alle 18.30 alla presenza del Presidente del CONI Umbria e membro del Consiglio Nazionale del CONI Domenico Ignozza, del Direttore della Scuola dello Sport, Rossana Ciuffetti, delle autorità locali e di alcuni campioni del passato. Essa sarà dedicata alle “farfalle azzurre” della ginnastica – Elisa Blanchi, argento ad Atene 2004 e bronzo a Londra 2012, l’ex capitano Marta Pagnini e la spoletina Andreea Stefanescu, entrambe medaglie di bronzo a Londra 2012 – che dialogheranno con il giornalista e scrittore Italo Cucci.
Sabato 8 luglio, alle ore 21.00, sarà invece la volta de “La generazione di fenomeni”: con il presidente della FITAV, Luciano Rossi, rappresentante dell’Italia del Tiro a Volo che fa incetta di medaglie olimpiche e Lorenzo Bernardi, tecnico della Sir Perugia, membro del Consiglio Nazionale del CONI e simbolo di quella generazione azzurra del volley – tanto da essere scelto come “miglior giocatore di pallavolo del XX secolo” – che ha dominato a livello internazionale negli anni ‘90, vincendo anche l’argento ad Atlanta 1996. L’incontro sarà moderato dal giornalista della Gazzetta dello Sport e scrittore, Valerio Piccioni.
Sabato 15 luglio (ore 19.30), invece, alla presenza del Segretario Generale del CONI, Roberto Fabbricini, sarà lo scrittore Gianrico Carofiglio a guidare gli spettatori nella ‘Nobile Arte’ de “L’ultima ripresa”, attraverso i ricordi di pugili del calibro dell’olimpionico e umbro d’adozione, Roberto Cammarelle, oro a Pechino 2008 (argento a Londra 2012 e bronzo ad Atene 2004) e oggi membro della Giunta Nazionale del CONI, di Nino Benvenuti, oro a Roma 1960 e ispiratore di diverse generazioni di boxer e della campionessa mondiale 2016, Alessia Mesiano.
Per la prima volta nella storia del Festival, quindi, i valori positivi che guidano i campioni dello sport italiano vanno ad impreziosire il cartellone di una manifestazione unica nel suo genere, con la cultura a fare da fil rouge tra due mondi soltanto all’apparenza distanti.
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