Il comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
SISTI E LA TESEI SI VEDRANNO LA PROSSIMA SETTIMANA. I COMITATI DEVONO PARLARE CON SISTI PER RIBADIRE QUALI SONO I BISOGNI DI SALUTE DELLA COMUNITÀ SPOLETINA.
La Tesei il giorno in cui è stata bocciata la mozione per l’ ospedale di Spoleto, il 16 gennaio a Perugia, rivolgendosi al Sindaco Sisti, ha detto incontriamoci. Il Sindaco Sisti ieri, 18 gennaio, al Teatro Nuovo, ha chiesto alla Tesei: quando ci incontriamo. Risposta. La prossima settimana.
I Comitati devono pertanto chiedere un incontro al Sindaco per mettere in chiaro che qualsiasi trattativa deve avere come risultato finale la riapertura di tutto il comparto materno infantile e di tutte le attività necessarie a un Ospedale dell’ Emergenza Urgenza, dalla cardiologia H 24, alla chirurgia d’Urgenza, alla rianimazione.
Non si può in nessun modo accettare di ripartire con i vecchi discorsi, quelli fatti per 2 anni, dalla primavera del ’21 alla primavera del ’22, dal governo della città. Dal siamo d’ accordo all’ 80%, al: “ci dispiace per il punto nascite ma non ci sono i numeri”. E neanche ai recentissimi (novembre/dicembre 2023): il Punto nascite non è una priorità.
Perché qualsiasi integrazione, visto che sul codice unico del Terzo Polo hanno dovuto fare marcia indietro, non può che basarsi su due Ospedali che hanno parimenti i caratteri di DEA di Primo Livello.
Perché quell’ approccio subalterno al potere regionale è perdente e gli è stato anche rinfacciato dagli autori della strategia che ha portato il massacro dell’Ospedale di Spoleto: Tesei,Morroni, Coletto.
Perché la scelta della mannaia sul San Matteo è stata esclusivamente politica e non ha nulla a che vedere con i numeri. Basta riguardare i dati per capirlo.
Nati nel 2017
Spoleto 498 Branca 475 Orvieto 409
E non lo diciamo per cercare di individuare qualche vittima sacrificale al posto dell’ ospedale di Spoleto. Lungi da noi qualsiasi logica da campanile, ma perché i numeri nella sanità azienda non hanno nulla a che vedere con la sicurezza ma servono a stabilire dove tagliare, salvo interventi politici clientelari che aggiustano il taglio a proprio piacimento ( e hanno rotto i Morroni) come accaduto per l’ appunto per gli ospedali Umbri; a proprio piacimento e in linea con le logiche di mercato della salute che privilegiano gli ospedali di confine che portano clienti da oltre cortina, nella sanità pubblica regionalizzata.
CASA ROSSA
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