Il Cantiere Oberdan presenta ‘Déjà vu’, una Rassegna di Teatro Amatoriale, in programma dal 24 Settembre al 9 Ottobre 2016 presso il Cantiere Oberdan, in Piazzetta San Gabriele dell’Addolorata.
La Rassegna vedrà la messa in scena di quattro spettacoli già rappresentati in città nel corso dell’anno per fare il punto sulla situazione del teatro amatoriale della nostra città e promuove la creazione di una rete tra i protagonisti di questa realtà culturale, dando modo di apprezzare per la prima volta o rivedere alcune opere della produzione teatrale amatoriale spoletina di quest’anno.
Il primo spettacolo, in scena il 24 settembre alle ore 21,30 e il 25 alle ore 17,00 sarà ‘Spoleto: una Spoon River dei monumenti scomparsi’ di Moreno Orazi, Compagnia Il Cantiere. Visto il successo della prima edizione, si ritorna a percorre virtualmente la città di Spoleto, esplorandone paesaggi non più esistenti attraverso il racconto delle stesse architetture inghiottite dal tempo e dalla storia. La città romana e quella medioevale, fino alla costruzione della Rocca, vengono rievocate attraverso epigrafiche narrazioni come nell’ “Antologia di Spoon River”. Questa volta però a parlare non sono i membri di un villaggio rurale dell’America, ma alcuni monumenti o luoghi di Spoleto che con nostalgia, gioia, tristezza, allegria, solennità o stizza si raccontano attraverso piccole e grandi storie, scaturite dall’immaginario di un fantasioso, insonne professore. In scena gli attori interpretano edifici, piazze, elementi architettonici di una Spoleto scomparsa, e il loro racconto è accompagnato dallo scorrere di numerose immagini della città, per lo più inedite: otto monumenti o luoghi, scelti non per la loro eclatanza ma per il condensato di memoria che racchiudono e per il loro contributo determinante nell’identità urbana di quel lungo periodo. A metà tra il reading e la prosa, un modo accattivante di raccontare Spoleto. (Prenotazioni al numero 347 487 56 56)
Seguirà il 1 ottobre alle ore 21,30 e il 2 ottobre alle ore 17,00 ‘Essere o ben-essere?Questo è il problema…’ di Lorella Natalizi; Compagnia ATG Art Therapy Group.
Vanno in scena volontari e operatori delle cure palliative di Spoleto per uno spettacolo davvero coinvolgente. Pensato per celebrare la XIV edizione della Giornata Nazionale del sollievo, lo spettacolo è il risultato del progetto di Arteterapia, iniziato nel 2010 e sostenuto e promosso da Aglaia e UslUmbria2. Un’attività a sostegno degli operatori e dei volontari nel difficile compito che sono chiamati a svolgere. L’Arteterapia negli USA e in Gran Bretagna è attivamente praticata nelle cure palliative, prevalentemente rivolta ai pazienti. Con molta lungimiranza, Aglaia e UslUmbria2 promuovono da alcuni anni la formazione in questo ambito per gli operatori sanitari con lo scopo di offrire loro la possibilità di affrontare il tema della malattia e della sofferenza da un punto di vista più soggettivo: l’uso dei materiali artistici, favorendo il contatto con le proprie emozioni, permette di acquisire una maggiore comprensione di sé e del lavoro in equipe. Il risultato è uno spettacolo ricco, colorato, brillantissimo, dove, inaspettatamente, trova dimora, come brillante intuizione, anche il bel canto. (Prenotazioni ai numeri 338 988 78 17 – 0743 47 993)
Nell’unica data del 5 ottobre, alle ore 21,30 in scena Dall’oggji a dimane, commedia in due atti scritta da Giancarlo Iommi per la regia di Piero Teso; compagnia Stranivari. Una storia tra mito e fantasia, dove la leggenda sfida la vita. Si parte con un treno perduto, inseguendo un sogno che stai per afferrare, ma, come una folata di vento, il destino passa cercando di rubarti l’amore, che quanto più è perduto, più ti è, in realtà, vicino. Tra memoria e immaginazione, va in scena uno spaccato di vita della nostra terra con simpatici protagonisti che si destreggiano, in bilico, tra saggezza contadina e leggende popolari. (Prenotazioni al numero 328 566 62 15)
Ed infine, l’8 ottobre alle ore 21,30 e il 9 ottobre alle 17,00 andrà in scena Il treno ha fischiato di Antonietta De Santis, per la regia di Marina Antonini; Compagnia La Maschera. Una commedia al femminile ispirata all’omonima novella di Pirandello. La scena si svolge tutta nel “salottino di mamma” dove tre sorelle si ritrovano per parlare delle esigenze dell’anziana signora. Intorno al tavolo di casa si apparecchia, si litiga, si ride e si recrimina, è un via vai di piatti, ricordi e rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato. Fino all’arrivo di un misterioso personaggio che affascina, non sempre discretamente, tutte le donne della famiglia.
Lei, la madre, e il suo nome è Madre, è colei che ancora e come sempre, ascolta, che placa gli animi, che consola e che non vuole essere di peso. Ma questa volta, reca con sé una soluzione assolutamente inaspettata, che indicherà la strada del domani cambiando la vita di tutte. (Prenotazioni al numero 329 963 46 38)
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