“Ho scritto una lettera alla Presidente Marini per sottoporle i miei dubbi riguardo le ultime dichiarazioni lette in questi giorni sul futuro del trasporto ferroviario nella nostra Regione. Così il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli che sottolinea come il tema del trasporto ferroviario e delle infrastrutture più in generale è stato al centro di un importante convegno che si è svolto lo scorso luglio a Spoleto, presso il Palazzo Comunale, dove abbiamo approfonditamente parlato del futuro del nostro territorio, mettendo l’accento sulla possibilità di migliorare i collegamenti stradali e ferroviari, sia verso il sud, sia verso il nord. La nostra idea – al centro anche di una mozione presentata dai gruppi consiliari di maggioranza del Comune di Spoleto a luglio scorso, condivisa anche con diversi sindaci del nostro territorio e presentata da tutto il consiglio regionale del Lazio – ruota attorno alla centralità della stazione di Orte. Oggi – dopo le ultime notizie e dichiarazioni – torno a ribadirlo.”
“Nei pressi di Orte spiega il sindaco – esiste già una interconnessione tra la linea tradizionale e la linea dell’Alta velocità che, nella Regione Umbria, eccezion fatta per un breve tratto nell’Orvietano, non c’è. A nord della nostra Regione, invece, l’interconnessione tra le due tipologie di linee è situata dopo Arezzo. Altro nodo da non sottovalutare è quello dei collegamenti stradali. E in particolare la previsione di un finanziamento per il completamento della Tre Valli, un progetto che esiste da oltre 25 anni e in sinergia con la Foligno – Civitanova Marche e la Foligno – Orte – Civitavecchia collegherebbe il porto laziale con i porti del marchigiano e creerebbe un collegamento tra i due mari. Le problematiche messe in evidenza per i collegamenti verso il sud e il nord del paese per l’area dello Spoletino e della Valnerina, entrambe inserite nel cratere in seguito al sisma del 24 agosto del 2016 e successivi, riguarda più in generale una area trasversale del centro Italia che comprende la Valle umbra sud della provincia di Perugia, una buona parte della provincia di Terni e varca i confini della Regione Umbria estendendosi al Reatino e al Viterbese per un totale di circa 500.000 abitanti residenti.
“In seguito ai terremoti – continua Cardarelli – nei territori dello spoletino, cosi come in quelli vicini, si è ulteriormente evidenziata una grave crisi economica e si sono riproposti in tutta la loro evidenza i limiti infrastrutturali che noi riteniamo possano e debbano essere superati. In un momento come quello che sta vivendo il nostro territorio – a un anno esatto dal terremoto – non possiamo non cercare di ottenere risultati che potrebbero migliorare i collegamenti con il resto d’Italia e, in particolare, con Roma e Napoli e con Milano. Oltre alla centralità di Orte la nostra città avrebbe bisogno anche di collegamenti meglio distribuiti da e per Roma che sono concentrati in alcuni orari della giornata ma completamente assenti in altri. Inoltre credo che dovremo lottare perché il prossimo contratto di servizio dovrà prevedere all’atto della gara che la società aggiudicatrice garantisca nel tratto Orte-Roma Termini una velocità commerciale di almeno 200 km orari e mezzi adatti alla circolazione in quella linea. Credo che tutti insieme, anche con il coinvolgimento dei comuni limitrofi, dovremmo chiedere a gran voce di portare a compimento gli interventi programmati e metterne in campo altri per dotare la Regione Umbria delle dovute e necessarie infrastrutture atte a garantire un rilancio economico che non può più aspettare. E che parte proprio dal trasporto ferroviario”.
“Nulla da ridire, – conclude Cardarelli – anzi ben vengano, i nuovi collegamenti da Perugia a Milano annunciati in questi giorni dall’Assessore regionale Chianella ma non si può e non si deve non tenere conto di tutta una parte della Regione che da questi disegni rimarrebbe esclusa. Solo pensando unitariamente a tutto il nostro territorio, e non a figli e figliastri, potremo pensare di uscire dall’isolamento in cui da troppo tempo siamo costretti ad essere relegati. Solo la voce di tanti, di tutti i comuni coinvolti, potrà aiutarci a lottare per ottenere qualcosa che è uno dei primi diritti dei nostri cittadini.”
Lascia un commento