Il comunicato stampa del Coordinamento comunale di Fratelli d’Italia
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Spengono le luci, tacciono le voci e nel buio senti sussurar…, questo era il testo di una famosissima canzone di Adriano Celentano che oggi può tranquillamente descrivere non una scena danzante ma, nostro malgrado, la nostra Città.
Una Spoleto mal tenuta, in decadimento, sporca, ma soprattutto una città immobile: così appare in questi anni difficili segnati da crisi post-sisma 2016 e crisi post emergenza pandemia Covid-19.
Una città ormai impoverita, in decadenza, dove abbandono, degrado ed immobilismo regnano sovrani.
Immobile, splendente nella sua bellezza scenografica e storica dal Duomo e della sua piazza, dalla Rocca Albornoziana e del Ponte delle Torri, ma che percorrendo qualche chilometro dal centro alle periferie è del tutto evidente il suo disastro franoso.
Immobile, perché così è una città senza un piano di sviluppo economico, un piano di sviluppo turistico, un programma di riqualificazione delle scuole. L’immobilità struggente, tra indecisione, bellezza e mal gestione, spiega bene le buche nelle strade, i marciapiedi a pezzi, i cumuli di spazzatura, i parchi vicini all’abbandono, il decoro infranto della dignità urbana un po’ dappertutto. Per non parlare delle singole imprese che contano, anzi che si contano con le dita di una mano, il business privato, il commercio, tutte le categorie lasciate a vivacchiare da sole, abbandonate a contare i giorni, i mesi senza un piano di sviluppo sostenibile. Dobbiamo elogiare i loro sforzi quotidiani verso la Città dove creano ricchezza e riescono a creare occupazione ai loro concittadini.
Avevano promesso un’ inversione di rotta dalle precedenti amministrazioni, riportando al centro delle istituzioni i cittadini, invece da 2 anni a questa parte nessuno ha contezza di cosa vogliono farne di questa Città.
Gli unici risultati tangibili in questi due anni di amministrazione Sisti sono stati quelli di aver reso Spoleto la Città in Umbria con il maggior numero di supermercati in proporzione alla popolazione e di aver denudato dal suo ruolo ASE Spoleto.
Efficienza, innovazione ed orientamento al cittadino sono ormai un lontano ricordo. L’amministrazione Sisti piuttosto che stabilizzare i lavoratori precari ha scelto di revocare all’azienda municipalizzata la gestione dei servizi teatrali, quella della pubblica illuminazione e chissa’ quale sarà il futuro dei servizi cimiteriali.
L’amministrazione Sisti pensando di fare cassa con gli oneri della Legge 10 consente di aprire nuovi supermercati senza valutare gli impatti e le ricadute di certe scelte su tutti gli storici esercizi commerciali a gestione famigliare che rappresentano la spoletinità senza portare alcun risultano dal punto di vista occupazionale, perchè se da un parte c’è chi assume, dall’altra c’è chi chiude l’attività.
Coordinamento Fratelli d’Italia Spoleto
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