Alle 18 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo – la storia del Martire
(DMN) Spoleto – La città si appresta a celebrare la festa del suo compatrono: San Gregorio Presbitero e Martire. Sabato 30 gennaio, alle 18, nella basilica di San Gregorio Maggiore, avrà luogo la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza Episcopale Umbra, mons. Renato Boccardo.
San Gregorio Presbitero e Martire – Secondo i racconti agiografici, Gregorio era un sacerdote spoletino che denunciato per la sua fede durante la persecuzione dei cristiani, sotto l’impero di Diocleziano, venne torturato e decapitato nell’area dell’anfiteatro il 24 dicembre del 304 d.C.. Il suo corpo venne recuperato da una donna di nome Abbondanza e sepolto vicino alle mura cittadine. Abbondanza recuperò i corpi di altri martiri (sembrerebbe 10.000) e fondò un cimitero cristiano con una prima chiesa nell’area dove ora sorge la Basilica. La costruzione della struttura dell’edificio che conosciamo oggi, iniziò nel 1079 mentre la chiesa venne consacrata, da sei Vescovi, il 6 agosto 1146. La Basilica ha subito numerose modifiche nei secoli fino all’ultimo grande restauro terminato nel 2006. La Basilica venne chiamata ‘San Gregorio Maggiore’ per distinguerla dalle altre due chiese cittadine dedicate al Santo. Il martire spoletino è venerato anche a Colonia, Metz, Verdun, Cremona, Lussingrande e Firenze.
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