Il vicesindaco Stefano Lisci:”Polemica inutile e le presenze turistiche non c’entrano nulla: il 90% dei candidati risiede in Umbria, quasi il 40% a Spoleto”
“Quando possibile i concorsi sono sempre stati organizzati a Spoleto. Questa volta la scelta è stata obbligata e mi sembra esagerato trovare in ciò un motivo per polemizzare e criticare l’amministrazione. Non voglio arrivare a dire che sia pretestuoso, ma sicuramente è poco utile”.
Così il vicesindaco Stefano Lisci rispetto alla questione relativa al concorso per 6 posti da esperto amministrativo contabile del Comune di Spoleto la cui prova scritta, alla luce delle 658 domande presentate, si svolgerà a Perugia (gli orali del concorso verranno effettuati a Spoleto).
“Ritengo che il lavoro svolto dalla ditta incaricata e dal Dipartimento guidato dalla dirigente Dina Bugiantelli sia stato ineccepibile. Il DPR 487/1994, che è stato modificato nel 2023, ha introdotto l’obbligo dell’utilizzo di strumenti informatici. Questo aspetto, insieme alla dimensione degli spazi, non ha permesso di utilizzare né il Palarota, dove ad oggi non c’è connessione, né il Palatenda, dove oltre alla connessione non c’è un impianto di riscaldamento adeguato”.
L’altro elemento su cui l’amministrazione fa chiarezza è l’utilizzo di spazi alternativi in città. “Le strutture alberghiere di Spoleto utilizzate in passato per i concorsi non sono disponibili prima di marzo 2024 causa lavori, mentre già in passato altri spazi non sono stati resi disponibili per lo svolgimento dei concorsi indetti dal Comune di Spoleto”.
Di fatto l’obbligo normativo di utilizzare dispositivi mobili per la prova scritta (tablet che verranno forniti dalla ditta a cui è stata affidata la gestione del concorso) e, quindi, la necessità di avere uno spazio non solo dotato di connessione, ma anche sufficientemente grande per garantire lo svolgimento in un unico turno non hanno permesso di organizzare questa prima fase del concorso in città.
“Tutta la polemica gira poi intorno all’eventuale introito turistico. Anche qui è utile fornire i dati. Dei 658 candidati, 582 risiedono in Umbria. Di questi 256 a Spoleto e parliamo di candidati che dovranno sostenere una prova scritta che avrà la durata massima di un’ora. Lavorare insieme alle associazioni di categoria per migliorare la presenza turistica è corretto e rientra tra le azioni che questa amministrazione sta cercando di portare avanti, ma tirare dentro il concorso, anche alla luce di questi numeri, significa andare fuori tema”.
Si ricorda infine che situazioni analoghe a questa sono già avvenute in passato, non solo per le assunzioni di altri Enti i cui concorsi si effettuano regolarmente a Roma, ma anche per selezioni indette da altri comuni umbri che, di fronte alla necessità di garantire la presenza in un unico turno di un alto numero di candidati si sono trovati costretti ad utilizzare spazi fuori città.
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