Le comunità di Spoleto e dei comuni del comprensorio hanno risposto “presente”: il “Grazie” della Cooperativa
Alle porte delle feste natalizie è bello poter dare una buona notizia: ancora una volta la comunità locale ha dimostrato sensibilità nei confronti dei più fragili e sfortunati. E’ stata di nuovo un successo la campagna di raccolta fondi 2019 e 2020 organizzata da Il Cerchio, dedicata al Centro diurno Alzheimer, per il quale sono stati raccolti ben 45 mila euro. E se è vero che numerose sono state, nel tempo, le attività di fund raising organizzate dalla Cooperativa negli ultimi anni, alle quali hanno aderito con grande spirito di altruismo gli abitanti di Spoleto, Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno e Giano dell’Umbria, l’aiuto ricevuto per il Centro diurno è andato oltre ogni più rosea aspettativa, a conferma che il cuore della gente non conosce lock-down.
Più di 6 mila biglietti della lotteria di solidarietà venduti, con oltre venti aziende del territorio che hanno aderito al programma “Haziende Solidali”. I cittadini, fin quando è stato possibile, hanno preso parte anche a diverse iniziative come cene, mercatini solidali ed eventi di intrattenimento, ludici o culturali di vario genere. Da menzionare, infine, l’impegno della Fondazione CaRiSpo che, ancora una volta, si è dimostrata un interlocutore sensibile e molto generoso verso le istanze della comunità.
Il contributo di tutti ha reso possibile raccogliere la considerevole somma di 45 mila euro, sufficienti a coprire una parte delle spese degli arredi del Centro diurno per persone anziane affette da declino cognitivo e/o disturbi comportamentali, compreso l’Alzheimer, ubicato all’interno della nuova struttura Casa Bianca. Realizzata in un immobile recuperato, che ha riqualificato l’intero quartiere di San Nicolò a Spoleto, con un alto impatto sociale e un basso impatto ambientale, con i suoi 6 mila metri quadri la Casa Bianca può accogliere ed assistere circa 110 persone.
I nuovi arredi hanno permesso di accrescere la qualità delle terapie non farmacologiche dedicate agli anziani, con l’allestimento di spazi dedicati come ad esempio la “Stanza Snoezlen”. Tutto ciò sembra davvero di buon auspicio per la chiusura di questo anno e l’inizio del nuovo. In un periodo di crisi, anche pandemica, è infatti fondamentale poter riflettere sui risultati che è possibile raggiungere quando la comunità si muove compatta intorno ad un unico obiettivo, di inclusione e supporto verso i più fragili.
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