La nota dei 10 consiglieri firmatari della mozione per l’ospedale
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Come dicono molti, ma pochi realmente l’hanno fatto, non è il momento di fare polemica.
Infatti , noi figli del 2020 , se per fortuna non abbiamo vissuto una guerra , stiamo però vivendo una situazione che molto gli assomiglia. I numeri ormai ogni giorno dimostrano un’impennata esponenziale dell’epidemia; in Umbria il numero crescente di contagiati è una prova della situazione gravissima che stiamo vivendo dove la nostra unica difesa è il distanziamento e l’indossare la mascherina.
In questa situazione di emergenza sanitaria , seppure in ritardo, sono stati predisposti negli ospedali dei reparti covid ed ora si devono trovare più posti letto per i malati e ovviamente in ogni struttura sanitaria sono stati ridotte o temporaneamente sospese il resto dell’attività.
L’ospedale di Terni e di Perugia hanno interrotto tutte le attività chirurgiche in elezioni e le attività ambulatoriali non procrastinabili. Si stanno allestendo ospedali da campo. È una misura mossa in emergenza per dare a tutti la possibilità di essere ricoverati se necessario.
Ecco, questo è stato lo spirito della nostra mozione. Il nostro senso di responsabilità non poteva farci condividere in questo momento un documento che invocava un’azione legale , che tra l’altro nell’immediato non avrebbe impedito l’ordinanza. Adesso è il momento per la politica di non esasperare una situazione già critica ma di agire a livello istituzionale cercando di portare avanti le necessità della nostra città in modo costruttivo e collaborativo.
Tutti vogliamo che il nostro ospedale funzioni a pieno e per questo vigileremo sul nuovo piano sanitario regionale affiche avvenga realmente una integrazione tra i due nosocomi di Spoleto e Foligno e che ovviamente ciò non penalizzi il nostro ospedale .
Chiediamo alla Presidente della Regione di rassicurare ufficialmente la popolazione spoletina sul futuro dell’ospedale e sulla gestione durante l’emergenza del pronto soccorso per tutti i casi non covi.
Antonio Di Cintio,
Stefano Polinori,
Paola Vittoria Santirosi,
Cesare Loretoni,
Riccardo Fedeli,
Stefano Proietti,
Marina Morelli,
Giammarco Profili,
Roberto Settimi,
Ilaria Frascarelli
.. RASSICURAZIONI se è vero che hanno messo una tenda… E questo è un affronto alla Città.. Oltre che della TESEI le dimissioni vanno chieste del Direttore Generale del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario i veri responsabili di questa scelta sciagurata… Via subito… Ma naturalmente i dottori in consiglio comunale non possono dirlo. Via subito… A casa tornate a Lagonegro