Mons. Boccardo: «Vorrei che il bacio che deporrò fra poco a nome vostro sui piedi del Crocifisso fosse un segno di speranza anche nell’insicurezza generata in noi dalla pandemia»

  • Letto 588
  • Celebrata in Cattedrale l’Azione Liturgica del Venerdì Santo 

    Senza canto e musica, senza il segno della Croce, l’assemblea si è raduna in silenzio nella Cattedrale di Spoleto, venerdì 2 aprile 2021, per partecipare all’Azione Liturgica nella Passione del Signore presieduta dall’arcivescovo mons. Renato Boccardo. Con grande commozione, con l’altare spoglio e un linguaggio sobrio e ricco di silenzi, si è celebrato il Mistero pasquale dal quale la Chiesa è stata generata: non è un giorno di lutto o di sconfitta, ma una pausa nella quale si è invitati a contemplare il Crocifisso attraverso la proclamazione della Passione, l’adorazione della Croce e la comunione al Corpo di Cristo. Indicata come segno estremo di amore, la Croce ha fatto ingresso nell’assemblea, divenendo centro di venerazione. Ad ogni invito dell’Arcivescovo i fedeli hanno risposto: “Venite, adoriamo”. La colletta sarà destinata a sostenere i cristiani di Terra Santa, spesso osteggiati nella professione della loro fede e nella stessa loro presenza su quei territori.
    «Nella croce – ha detto mons. Boccardo nell’omelia – vediamo tutto il male del mondo, il dolore, l’ingiustizia, l’insensatezza, l’abbandono e la morte; in questo anno, particolarmente, vediamo tutta la tristezza, la paura, l’insicurezza generate in noi dalla pandemia. Ma Colui che chiamiamo nostro Salvatore e Signore di tutto questo si fa carico. Per noi, la salvezza che quanti lo scherniscono vorrebbero che egli compisse, sarebbe di evitare il male e la morte; pur di salvarci la vita, siamo disposti a tutto. Egli però segue un’altra via, ci salva amandoci e ponendosi a nostro servizio fino a perdersi. […] La croce ci libera dall’egoismo, offrendoci la possibilità di vivere finalmente da figli e da fratelli. Liberati dall’incubo della morte, possiamo vivere e morire, e possiamo comprendere il vero senso della vita: in ciò che credevamo la fine ci viene offerto il nostro fine. […] Vorrei che il bacio che deporrò fra poco a nome vostro sui piedi del Crocifisso – le consegne di sicurezza sanitaria non consentono che ciascuno lo faccia personalmente – fosse un segno di speranza. Perché se la fede è un cammino, bisogna aprire le strade a chi conosce la direzione. Se il dolore ti lascia al buio, la soluzione si trova in chi porta la luce. Se la croce indica fallimento e morte, il suo senso più vero è quello di proiettarsi dal buio del Venerdì santo al sole della domenica di Pasqua». La liturgia è terminata in silenzio, con la benedizione di Dio sul popolo che ha commemorato la morte di Gesù.

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    Commentiultimi pubblicati

    Aurelio Fabiani 2023-03-19 08:01:24
    Ammazza che intervento! A due anni e più dai fatti. Affermazioni scontate ma imprecise, come di chi ne sa poco......
    Aurelio Fabiani 2023-03-18 09:27:24
    Ma se hanno già accettato la chiusura del Punto nascita!!!
    Aurelio Fabiani 2023-03-18 09:21:50
    CONTRO TUTTI I RESPONSABILI per l'esattezza.
    Aurelio Fabiani 2023-03-18 09:18:20
    MA NON VENITE A PRENDERCI IN GIRO! ANDATE IN PIAZZA PER SALVARE LA FACCIA NON L'OSPEDALE! Il Sindaco Sisti e.....
    Aurelio Fabiani 2023-03-17 09:00:31
    MA NON VENITE A PRENDERCI IN GIRO! ANDATE IN PIAZZA PER SALVARE LA FACCIA NON L'OSPEDALE! Il Sindaco Sisti e.....