Mercoledì delle Ceneri, l’arcivescovo: «Le ceneri ci ripetono la vanità degli idoli che ci fabbrichiamo ogni giorno»

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  • Ogni venerdì di Quaresima dalle 13.00 alle 14.00 mons. Boccardo nella chiesa di S. Gregorio a Spoleto per un tempo di preghiera e digiuno per implorare il dono della pace in Ucraina

    «Convertiti, e credi al vangelo», questa eco della prima predicazione di Cristo (cf Mt 1, 15) è risuonata nella celebrazione del Mercoledì delle Ceneri e lo stesso appello risuonerà con particolare intensità per tutta la durata della Quaresima. A Spoleto, mercoledì 22 febbraio, l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto la Messa nella Basilica di S. Gregorio Maggiore. È stato don Bruno Molinari, parroco della zona pastorale di Spoleto centro, ad imporre le ceneri sul capo del Presule. Loro due, poi, hanno ripetuto lo stesso gesto agli altri presbiteri concelebranti, ai ministranti, ai tanti ragazzi della catechesi presenti e ai numerosi fedeli.

    L’omelia dell’Arcivescovo. «Le ceneri – ha detto mons. Boccardo nell’omelia – ci ripetono la nostra fragilità naturale, la nostra povertà fondamentale; ci ripetono soprattutto la vanità degli idoli che ci fabbrichiamo ogni giorno. Convertirsi è allontanarsi da quanto compromette la vera vita e voltarsi sulla strada giusta. Ecco l’urgenza di tornare al senso dell’elemosina, della preghiera, del digiuno, che sono le tre caratteristiche fondamentali della Quaresima e possono aiutarci a ritrovare il Signore e il senso della vita». «L’elemosina, anche se piccola, – ha sottolineato il Presule – ci aiuta ad alzare gli occhi da noi stessi e ad avere compassione per chi stende la mano in cerca di aiuto. Facendo così ci avviciniamo alla compassione che il Signore ha per noi. Poi la preghiera, che non è moltiplicare parole e gesti, ma porsi nel silenzio e ascoltare le Sante Scritture che ci riportano alla Parola di Dio. In questo tempo ancor prima di parlare noi al Signore, ascoltiamo ogni giorno il Signore che parla a noi nella sua Parola. E finalmente – ha detto ancora l’Arcivescovo – il digiuno, che ci aiuta a rinunciare alla concentrazione su noi stessi, al nostro egocentrismo e anche alla smania del consumo che rende la nostra vita inquieta e triste. E ci insegna ad orientare la volontà e a disciplinare il desiderio».

    Esercizio di ascesi in Quaresima. Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2023 ha detto che il tempo di preparazione alla Pasqua è un «mettersi in cammino, un cammino in salita, che richiede sforzo, sacrificio e concentrazione, come una escursione in montagna». Questo esercizio di ascesi che propone il Santo Padre troverà una qualche espressione comunitaria anche nella Chiesa di Spoleto-Norcia:

    – nel percorso di ascolto e preghiera proposto dall’Arcivescovo ogni giovedì di Quaresima alle 21.00, con il titolo “Il tuo volto, Signore, io cerco”, presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Paolo II in San Nicolò;

    – ogni venerdì di Quaresima, dalle 13.00 alle 14.00 nella Basilica di S. Gregorio Maggiore a Spoleto, mons. Boccardo invita quanti lo desiderano ad unirsi a lui nella preghiera e nel digiuno. Si tratta di una forma simbolica per esprimere un proposito di austerità ed essenzialità e come segno penitenziale che implora dal Principe della pace il dono della pace in Ucraina e nel mondo.

    – venerdì 10 marzo, nel pomeriggio (orario da definire), a Cascia presso la Basilica di Santa Rita, l’Arcivescovo in unione spirituale con tutte le Chiese che sono in Italia celebrerà una Messa per il dono della pace in Ucraina.

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