Il calcio “eretico” di Filippo Galli: “Prima l’uomo e poi il pallone”

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  • (Re.Be.) – Il colmo per chi considera il suo calcio eretico? Spiegarne i concetti in una chiesa. Così ha fatto Filippo Galli, un pezzo di storia del Milan di Sacchi e Capello, che ha voluto cimentarsi in questa sua prima fatica editoriale raccontando le più belle pagine scritte insieme alle icone rossonere: da Baresi a Maldini, da Van Basten a Gullit. La presentazione del libro, organizzata dal Milan Club “Orgoglio Rossonero” , si è svolta nella  chiesa di San Francesco a Trevi, una sorta di auditorium “Working progress”. A fare gli onori di casa, l’assessore comunale allo sport, Mirco Menicacci, ed il presidente del sodalizio rossonero, Alessio Finauro. L’ex centrale milanista, già allenatore della Primavera e responsabile del settore giovanile del club di via Turati, è giunto con una buona mezzora di ritardo. Ma il pubblico, composto oltre che da molti tifosi, dai ragazzi del settore giovanile della Trevana, non si è certo girato i pollici perché a fare da anfitrione c’era un certo Carlo Pellegatti, una sorta di Bibbia rossonera ambulante e “sacerdote” di antico rito milanista accettato, grazie alle sue radiocronache che sono rimaste un cult nella storia del club del presidente Silvio Berlusconi per il pathos che trasmettevano. Pellegatti, che è stato il tenutario dei segreti dello spogliatoio milanista da Sacchi a Capello sino alla parentesi di Pioli, ha lanciato i suoi strali contro quel sistema, in auge nel calcio odierno, che vuole gli allenatori super pagati e, addirittura, datori di lavoro degli uomini che compongono i loro staff. Poi, è stata la volta di Vincenzo Matrone, giornalista di Sport Italia, ad accendere il dibattito con interessanti considerazioni sul sistema calcio che va assolutamente rifondato. Quindi, microfono ed orecchi tutti per Filippo Galli. Che ha parlato dei suoi maestri, partendo da Italo Galbiati suo scopritore nella Primavera, passando per Arrigo Sacchi e Fabio Capello da cui ha carpito segreti e filosofie calcistiche. “Arrigo Sacchi è stato il fautore dell’organizzazione applicata al calcio – ha detto Galli -. Ma le fortune dell’Uomo di Fusignano vanno condivise con il preparatore atletico Vincenzo Pincolini”. Insomma, se il Milan di Sacchi volava lo doveva all’uomo che per 11 anni ha fatto carburare al massimo i muscoli dei grandi fuoriclasse rossoneri. Ma perché definisce il suo calcio eretico? Perché Galli non relega il talento al gesto tecnico del giovane. “Il calcio – scrive Galli – è un gioco di squadra e convincere i ragazzi che sia invece un superamento dell’avversario, fino ad annientarlo, è un errore da non commettere, soprattutto con i giovanissimi”. Già, ma vallo a spiegare ai tanti allenatori delle squadre giovanili, che puntano sulle individualità . Con il risultato che i ragazzi, alle prime difficoltà, si ritrovano senza strumenti per affrontarle e non riescono a trovare nei compagni il sostegno necessario per superare gli ostacoli. Insomma, quando l’eresia è il sinonimo di saggezza.

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    Carlo Alberto Bussoni 2024-07-23 16:38:22
    Sottoscrivo in pieno (e chi non lo farebbe?). E a proposito di "bitume mal posato, con possibilità di cadute per.....
    Carlo neri 2024-07-06 09:48:20
    La trave nel....l'occhio altrui è sempre una pagliuzza.
    Aurelio Fabiani 2024-07-04 18:04:00
    Chiunque incontri la Tesei e non rivendichi la riapertura immediata di tutti i reparti del San Matteo chiusi nel 2020,.....
    Carlo neri 2024-06-30 17:36:48
    Bocci senza lo sponsor Comune di Spoleto/PD farebbe la fame.
    Carlo Neri 2024-04-23 07:23:14
    Liberazione da cosa? da chi? dallo "straniero" per cui è stato combattuto il Risorgimento e la prima guerra mondiale? In.....