Contestate le parole pronunciate dal Sindaco de Augustinis nelle celebrazioni istituzionali
Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Spoleto antifascista, le gravi parole del Sindaco e la linea della (divisività) barricata.
Una manifestazione riuscita, molto partecipata, quella di Spoleto Antifascista per il 25 aprile. Era nell’aria, si aspettava solo che qualcuno prendesse l’iniziativa e gli antifascisti si sono ritrovati subito, uniti davanti alla sede comunale della città.
Alcune ore prima, l’ANPI aveva reso omaggio ai 94 partigiani prigionieri, fuggiti dalla Rocca il 14 ottobre e il 26 novembre del 1943, per iniziare la guerra partigiana sulle montagne di Spoleto e della Valnerina, e Spoleto Antifascista ha partecipato alla cerimonia a fianco dell’associazione partigiana.
Assente invece l’Amministrazione comunale che aveva deciso di non partecipare iniziando così, già da quest’anno, a smontare il tradizionale programma dell’ANPI.
La domanda che viene spontanea è: perché l’Amministrazione De Augustinis ha deciso di non presenziare all’apposizione da parte dell’ANPI della corona alla lapide degli evasi della Rocca, molti dei quali, italiani e slavi, caduti combattendo per la liberazione dall’occupante nazifascista. Quale è il significato di questo gesto ?
L’aveva spiegato il Sindaco di Spoleto pochi minuti prima, quando dal palco di Piazza della Libertà aveva detto: “ C’è un popolo che ha deciso soprattutto di cancellare quello che poteva essere divisivo, a favore di una cultura che sia il più possibile integrata di tutte le varie componenti, di tutte le varie culture, di tutte le varie spinte. Mi permetto anche di aggiungere, di tutte le varie ideologie che hanno caratterizzato un periodo storico lungo, ma che costituiscono esse stesse il futuro.”
E mentre invocava l’unione sacra di tutte le ideologie, non avendo fatto distinguo non possiamo pensare altro che intendesse proprio tutti, cioè dai fascisti alla sinistra, spostando la barricata (la divisività) su una linea al di là della quale ci sono i partigiani prigionieri della Rocca che non hanno avuto la sua benedizione.
Al Sindaco di Spoleto che è anche uomo di legge vogliamo ricordare che la legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione, con la XII disposizione transitoria e permanente (che ha carattere permanente e valore giuridico pari a quello delle altre norme della Costituzione) al primo comma stabilisce che:” È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.” E che perciò le “varie ideologie che hanno caratterizzato un periodo storico lungo” di cui parla, non possono contenere anche l’ideologia fascista che per la nostra Costituzione non è un’idea ma un crimine.
Chiarisca quindi il Sindaco di quali ideologie parla e spieghi perché i partigiani prigionieri evasi dalla Rocca non sono degni dei suoi omaggi.
Non che da una Giunta sostenuta anche da partiti apertamente nostalgici del fascismo e da partiti che ne riproducono i linguaggi e la gestualità, ci si potesse aspettare qualcosa di diverso ma visto che è il Sindaco della città, chiarisca.
La manifestazione di Spoleto Antifascista di oggi 25 aprile 2019 ha però detto una cosa importante, il vento sta cambiando e la difesa antifascista sta diventando la priorità per tanti, divisi su molte cose, ma sempre più convintamente uniti nella lotta antifascista perché si è capito come scriveva Brecht, che: “Ora occorre vedere e non guardare in aria, occorre agire e non parlare, questo mostro una volta stava per dominare il mondo, i popoli lo fermarono ma il grembo da cui nacque è ancor fecondo.”
SPOLETO ANTIFASCISTA
se la presenza ad una manifestazione di 18 (DIECIOTTO) persone può definirsi “grande partecipazione”…..
Carlo Neri sei un bugiardo nero. Le menzogne non hanno la forza di nascondere la verità. Comprati un paio di occhiali, guarda le foto e conta.
Se contate anche i turisti…ti posso fare i nomi di tutti i presenti.
Alla manifestazione davanti al Comune hanno partecipato 80 (OTTANTA) antifascisti che hanno voluto ricordare, oltre alla conquista della libertà dopo 20 anni di dittatura, anche i grandi problemi lavorativi del territorio (ex Cementir, ex Pozzi…) che stanno togliendo la dignità a tanti concittadini e soprattutto ai giovani.
Signor Neri/o, faccia i nomi, li faccia. Poi aggiungo io quelli che mancano, indicandoli uno per uno dai filmati, così la figura del bugiardo, già conclamata, sarà ancora più palese, signor DICIOTTO !
Sai benissimo che non li posso fare per la privacy. A proposito, bentornato. Del resto la pasqua era pochi giorni fa e c’è, a quanto pare, qualcun altro che è resuscitato! Aahh…dimenticavo, nelle foto potrei esserci anche io che andavo a spasso.
Quando non si sa più che dire, si cambia discorso. Tanto la figuretta ……. l’hai già fatta.